Ma la parte interessante dell'intervento è quella dove la focosa signora afferma che la lotta all'evasone "si fa dove sta davvero l’evasione, le big company, le banche. Non il piccolo commerciante". Falso, ovviamente. E non perché lo dico io, ma perché lo mettono nero su bianco tutti i rapporti che regolarmente vengono pubblicati sul fenomeno dell'evasione fiscale nel nostro paese.
L'ultimo (2019) è qui, e guarda un po', dall'analisi si evince come la categoria che in Italia evade di più sia proprio quella dei commercianti. Cito: "L’evasione dell’Irpef delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi è la voce più rilevante sull’evasione fiscale in Italia e sopravvive soprattutto nella cosiddetta 'evasione con consenso', ossia quella in cui il venditore e il cliente sono concordi sulla volontà di evadere, per esempio con la mancata emissione della fattura o di uno scontrino."
Ora, capisco bene che andiamo verso le elezioni europee e che i commercianti, i titolari di partita iva ecc. votano, mentre le big company e le banche no, ma è motivo sufficiente, questo, per raccontare balle di questa portata?
Abbiamo una mentecatta al timone del governo, come ce ne sono stati in passato.
RispondiEliminaPura demagogia
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