venerdì 5 maggio 2023

Fine di questa pandemia

Tedros Ghrebreyesus, direttore generale dell'Oms, nell'annunciare la fine dell'emergenza relativa al COVID-19 ha detto, tra le altre cose: "Sono state perse vite che non dovevano essere perse, promettiamo ai nostri figli e nipoti che non faremo mai più gli stessi errori". 

Bellissimo, peccato che non sia vero che non faremo più gli stessi errori, perché li stiamo ancora facendo. Nonostante tutto quello che ci è costata questa pandemia in termini umani, economici e sociali, non abbiamo cambiato di una virgola certi comportamenti; anzi, se è possibile li stiamo reiterando con ancora più enfasi. Due esempi. 

A livello globale, negli ultimi 30 anni sono stati deforestati 420 milioni di ettari di terreni, e questa pratica autodistruttiva continua imperterrita al ritmo di 10 milioni di ettari ogni anno. Il commercio di animali esotici rimane saldamente al quarto posto tra i più lucrosi business a livello globale dopo le armi, la droga e il traffico di esseri umani. Questi due fattori, da soli (solo per citare i due più importanti), sono i maggiori responsabili della nascita delle pandemie, e secondo tutti gli studiosi sono stati all'origine anche della pandemia di cui festeggiamo oggi la (presunta) fine. 

Ci sono correlazioni e interconnessioni strettissime tra le più deleterie pratiche che attuiamo noi umani e le malattie che poi ci colpiscono. Telmo Pievani, filosofo della scienza e biologo evoluzionista tra i più autorevole a livello globale, ha dimostrato in un suo recente lavoro la correlazione, in tre passaggi, che esiste tra il disboscamento di un ettaro di foresta in Amazzonia e un malato di COVID in una terapia intensiva in Italia. Quindi non è vero che "non faremo più gli stessi errori". Li facciamo ancora, e continueremo a farli fino all'arrivo della prossima pandemia, che è già data per certa a breve (per informazioni citofonare a David Quammen). 

Nel bellissimo saggio "Senza respiro", uscito l'anno scorso, il grande antropologo statunitense ha scritto che il nostro cervello funziona a due velocità: velocissimo nell'intuizione, lento nella pratica. Significa che sappiamo che certi nostri comportamenti sono potenzialmente autodistruttivi ma facciamo una enorme fatica a cambiarli.

4 commenti:

  1. Credo che ognuno abbia perso un familiare, un amico o un conoscente in questa pandemia, che purtroppo non sarà l'ultima.
    Ciao Valeria.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. due giorni fa è morto un vicino di casa per complicazioni dovute al Covid.

      Elimina
  2. parole sante. IN compenso questo governo di m...
    della Meloni sta facendo molto nel gestire lo sbarco dei migranti. Del resto lo avevano promesso in campagna elettorale.

    ovviamente sto facendo del sarcasmo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che noi si era capito?
      Scherzo.
      Ciao adal :-)

      Elimina

Mandato di arresto per Netanyahu

Ovviamente si tratta di un mandato d'arresto simbolico, dal momento che la Corte penale internazionale ha, nonostante il nome, un limita...