domenica 21 maggio 2023

La ministra censurata

Vorrei far notare che la ministra Roccella è stata contestata al Salone del libro di Torino, il tempio dei libri, libri che sono forse il mezzo per antonomasia tramite cui si allargano gli orizzonti e si forma il pensiero critico. E se un ministro portatore di un pensiero arcaico e reazionario si presenta in un luogo che per definizione è antitetico a tale pensiero, il minimo che si può aspettare è di essere contestato.

24 commenti:

  1. Non mi sembra che i due episodi siano paragonabili. Conte era stato aggredito fisicamente, la Roccella è stata contestata a voce e la contestazione le ha impedito di parlare, ma nessuno ha alzato un dito su di lei, fino a prova contraria, cosa che se fosse successa avrebbe trovato la mia totale contrarietà.

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  2. Sono assolutamente in disaccordo con il ministro Roccella ma impedire di parlare a qualcuno è solamente un fatto fascista.

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  3. Non scherziamo, su. La signora Roccella ha fatto di quel libro millemila presentazioni in giro per l'Italia ed è capitata in un unico posto dove le è stato impedito. Le è stato impedito di parlare lì ma può parlare e dire ciò che vuole da qualsiasi pulpito: uffici stampa, radio, interviste televisive, interviste sui giornali, social. Mentre quei quattro gatti che l'hanno contestata per ottenere un millesimo della sua visibilità mediatica devono arrampicarsi sui piloni delle autostrade.

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  4. D'accordo con la contestazione ma purtroppo adesso la signora Roccella fa la martire.

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  5. La contestazione ci sta, poi è stato offerta la possibilità ai contestatori di eleggere un rappresentante e dialogare sul palco con la Roccella, smentirla democraticamente. Possibilità rifiutata. Vale a dire ci si pone allo stesso livello dei contestati. Anzi, livello troglodita e primitivo ancor più basso. Non è la mia contestazione. E ho discusso anche con alcuni miei amici estremisti che approvano questi modi incivili. Facciamo tanto i fighetti coi filosofi, la pace, il buon senso..poi torniamo piccoli brigatisti appena c'è da dimostrare la superiorità delle nostre tesi. Ridicolo. E inquietante.

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  6. Penso che un criterio razionale per valutare la eventuale irrilevanza o gravità di quanto successo è immaginare la reazione nel caso in cui fosse successo qualcosa a ruoli invertiti: ad esempio un gruppo di Casa Pound intervenuto per non far palare, chessò, un tal ministro Frantojanni.
    Permette di capire il grado di emotività nel proprio giudizio.

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    1. Infatti.. la Roccella la smentisci argomentando e sul piano della dialettica, non a sprangate. Ma è così difficile da comprendere? Evidentemente sì..

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    2. ..e ovvio che si parla di "sprangate" metaforiche..ci mancherebbe pure.. ma zittire una persona è idiota, specie se sta per dire stupidaggini facilmente confutabili..

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    3. Franco, zittire in una occasione una ministra che ha miliardi di possibilità di farsi sentire (social, giornali compiacenti, TV, radio, agenzie di stampa ecc.) non è idirota, si chiama dissenso.

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  7. Sì, però cerchiamo di restare ai fatti: nessuno ha usato "sprangate" (in senso metaforico, ovviamente) e nessuno ha alzato un dito contro la ministra. Le sprangate le usavano i fascisti veri, quelli del ventennio, che oltretutto erano anche vigliacchi perché picchiavano sindacalisti e operai, non hanno mai alzato un dito contro un potente.
    Per quanto riguarda la presunta censura, vorrei di nuovo ricordare i rapporti di forza squilibratissimi tra una ministra che ha una visibilità mediatica potenzialmente infinita e un gruppetto di persone che per farsi notare deve ricorrere a espedienti come questo.
    La censura e i richiami a un inesistente fascismo qui non c'entrano niente. Quello che hanno fatto queste persone si chiama dissenso, salutare in una democrazia, ammesso che noi si sia ancora in democrazia.
    Per quanto riguarda l'argomentazione, questa si può mettere in atto quando una discussione si svolge su un piano paritario. Cosa si argomenta contro chi pensa che la famiglia naturale sia quella composta da papà, mamma, possibilmente sposati in chiesa e con tanta prole e non si muove di lì? È come tentare di argomentare razionalmente con un terrapiattista? Volete provare? Accomodatevi.

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  8. Premetto che non ho visto video, né letto nulla sul caso. E non mi interessa nemmeno più di tanto compensare.

    Dico solo una cosa, rimanendo nel generico: l'educazione deve rimanere un "must". Sempre.
    Per me rimane l'unica cosa che conta. Anche nella contestazione politica.

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    1. Boh, non so. Chi contesta, che sia in una piazza, in un teatro o in qualsiasi altro posto, lo fa per farsi sentire e per creare un problema a chi è oggetto della contestazione, per metterlo in difficoltà. I manifestanti cosa avrebbero dovuto fare, andare dalla Roccella e dirle: Scusi ministro, noi vorremmo contestarla ma cercheremo di farlo in maniera educata? Se si contesta si contesta, altrimenti si va al bar ci si siede a un tavolo e ci si dà pacche sulle spalle. In certi contesto non credo c'entri tanto il problema dell'educazione.

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    2. Non sono un frequentatore di bar, ma da quello che mi dicono è proprio lì che le discussioni avvengono in maniera molto maleducata, spesso con l'alto rischio di sfociare in altro. E nessuna pacca sulla spalla.

      Invece siamo in una democrazia. Una delle meglio pensate al mondo, secondo me. La ministra in questo momento rappresenta una maggioranza. E come tale va accettata.
      Contestarla in maniera argomentativa potrebbe portare a qualcosa. Forse. Nei prossimi anni. Chissà.
      Non permetterle di parlare, in maniera prepotente, quasi sicuramente rafforza solo di più la sua maggioranza.

      Come scritto sopra da Franco Battaglia, l'organizzazione ha dato la possibilità di far salire sul palco un rappresentante per dialogare. Penso che non aver sfruttato la possibilità, sia stato un peccato.

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  9. Maurizio, non possiamo sempre essere d'accordo su tutto 😉

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    1. Naturalmente (Y).
      E a dire il vero non è nemmeno la prima volta che succede.

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  10. leggerevolare22/05/23, 14:00

    se sei in democrazia contesti ma poi lasci parlare la controparte - così diventi solo fascista

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    1. A mio avviso non è così e ho già spiegato abbondantemente perché.

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  11. Non esiste parità di dialogo tra una ministra che può snocciolare tutte le sue argomentazioni, in ogni occasione, e un gruppo di giovani che non ha nessuna visibilità se non quella di contestarla, così come è stato fatto. E poi, chiedere a un rappresentante del gruppo che la contestava di salire sul palco per un dialogo, altro non che che pura ipocrisia. Se vuoi dialogare lo fai prima, non dopo aver già preso provvedimenti al riguardo. Tutta la mia solidarietà a quei giovani. Il potere politico, ancora una volta, ha perso l'occasione per avvicinare i cittadini alle istituzioni.

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  12. Concordo. Tra l'altro, ribadisco ai teorici del dialogo e delle argomentazioni che con persone come la Roccella non è possibile dialogare, perché anche argomentando pazientemente non si ottiene niente. Qui c'è la famosa puntata di In mezz'ora in più, andata in onda in marzo, in cui Lucia Annunziata sbroccò (poi si scusò) e imprecò a causa del rifiuto della Roccella di dialogare usando il raziocinio. E guardate che per fare sbloccare la Annunziata ce ne vuole.
    Non ci può essere alcun dialogo con queste persone perché, come scrivevo sopra, siamo al livello dei terrapiattisti.

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  13. Il problema è che, razocinio o no, in democrazia puoi fare una cosa sola: cercare di spostare i voti. Se ci riesci, le cose possono cambiare. Se non ci riesci, la Roccella tra cinque anni starà ancora lì, con tanto di conferma popolare/parlamentare.

    Parafrasando Sandro Pertini: le rivoluzioni armate (metaforico in questo caso, ma fino a un certo punto) si fanno contro le dittature. Si vergoni chi le fa contro le istituzioni democratiche.

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  14. Beh, non male le ire contro chi non accetta il_dialogo.
    In un luogo in cui la censura su quanto è disadeguante, non conforme, è all'ordine del giorno.
    Ironia involontaria.

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  15. Se Pertini avesse conosciuto la Roccella, il pensiero che ha generato la metafora non l'avrebbe mai esternato :-)
    (Vabbe', è una battuta ovviamente, Pertini ha conosciuto ben di peggio.)

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    1. Continuando con le battute: si è perso tangentopoli, poi Berlusconi e Bossi che modificano la Costituzione (la Sua Costituzione), poi il totale declino della sinistra; e ora un governo con gente che parla di sostituzioni etniche. Insomma, si è perso proprio il meglio di quello che sono diventate le istituzioni democratiche. :/

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25 aprile

Teniamocela stretta, questa festa, e facciamo tesoro del suo significato, oggi più che mai, visto i tempi che corrono. Buon 25 aprile.