domenica 20 novembre 2022

COP27

Di fronte all'ennesimo nulla di fatto del COP27 appena conclusosi a Sharm el-Sheick, dove in sostanza si è faticosamente e genericamente deciso, non si sa bene con quali modalità, che i paesi più ricchi risarciranno i paesi più poveri dei danni prodotti dai cambiamenti climatici, viene da chiedersi perché si continuino ad allestire questi inutili carrozzoni mediatici dove, regolarmente, il punto nodale di tutta la questione, ossia l'impegno vincolante a ridurre le emissioni, viene accuratamente evitato. Rimane un mistero. Per il resto - ai più questa cosa è ormai nota - il punto nodale di cui sopra viene evitato semplicemente perché manca la volontà politica di attuarlo, e perché limitare le emissioni e l'impatto sul pianeta delle attività umane implica una decrescita, concetto che tutti rifuggono per le sue infauste implicazioni (decrescere significa, per i paesi ricchi, diminuire il tenore di vita, con tutte le conseguenze economiche e sociali che ciò comporta).

Quindi, alla fine, la cosa più coerente sarebbe smetterla di fare queste inutili sceneggiate dove puntualmente si decide di non decidere; o al limite, se proprio si vogliono fare, visto che siamo nell'era della comunicazione digitale globale si facciano almeno in videoconferenza ognuno da casa propria.

7 commenti:

  1. E' un discorso assai complesso e intricato, ma in linea di massima sono d'accordo con te. Con l'impressione, comunque, che su questo mondo si sta ormai come sul Titanic, e non c'è neanche l'orchestrina a tirarci su il morale...
    Ciao Andrea
    siu
    😉

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  2. Posso sempre suonare qualcosa io al pianoforte.
    Ciao siu :-)

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  3. Pienamente d'accordo, oramai si è perso ogni concetto di sostenibilità... Povere le future generazioni, che non avranno nemmeno un diretto ricordo di qualcosa di sano che c'era...

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    1. Beh, magari avranno altre cose che noi non abbiamo conosciuto, chissà...

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