domenica 16 ottobre 2022

The Loneliest

The Loneliest, la canzone dei Måneskin uscita qualche giorno fa, mi piace per una serie di motivi. Innanzitutto per il testo, molto vicino al mio sentire, alle mie "corde". Dal punto di vista musicale, che in fondo è ciò che più mi interessa essendo io musicista, apprezzo invece l'originalità di certi passaggi melodici, tipo la sequenza a scalare semitono/tono/tono dell'ohohohohoh che si sente nel secondo inciso di ogni strofa: molto coinvolgente. 

Altro passaggio molto bello è quella pregevolissima successione armonica Re Maggiore/Fa#7/Si minore con cui si apre il ritornello, una combinazione armonica piuttosto diffusa sia nella musica leggera e rock ma anche in un certo progressive. Damiano e soci sono riusciti a congegnarla con una certa originalità, e il risultato è piuttosto spiazzante anche per orecchie "allenate" come le mie.

Non mi piace, invece, il modo in cui è stato modificato il timbro della batteria, sia dei singoli tamburi che dei piatti (parlo di charleston e crash, il ride è praticamente assente, anche se io l'avrei inserito per accompagnare l'assolo di chitarra. Vabbe', sono scelte). Non mi piace perché ricorda il suono delle "fredde" batterie elettroniche nel pop, prive di calore, di groove. Io sono un po' all'antica: la batteria va registrata senza sofisticarne il timbro, microfonando i singoli pezzi senza intermediazioni, magari inserendo giusto un po' riverbero, nient'altro. Peccato, a mio giudizio avrebbe dato una resa migliore dal punto di vista della godibilità del suono. Ma anche qui sono scelte.

Nel complesso, credo comunque che questi ragazzi abbiano scritto un altro gran bel pezzo.

8 commenti:

Gwendalyne ha detto...

Io, che della musica conosco solo l'ABC, ho adorato fin da subito il brano perché testo, melodia e arrangiamento sono riusciti a toccare corde sensibili nel mio animo... ma la tua analisi tecnica me lo fa apprezzare ancora di più! :-)

Andrea Sacchini ha detto...

Beh, ne sono lieto. Comunque a me questi ragazzi sono piaciuti fin da subito. Sono bravi :-)

katherine ha detto...

Non avevo ancora sentito questo brano, poi, questa sera, seguendo la trasmissione di Fazio su RAI 3, l'ho ascoltata dai Maneskin, ospiti nella trasmissione. Mi ha subito colpita, e questo mi succede raramente con le canzoni nuove. Di solito devo ascoltarle almeno qualche volta. Questa invece mi ha davvero coinvolta ed interessata al primo colpo. Mi riprometto di sentirla nuovamente con più attenzione, facendo attenzione anche all'uso della batteria.

Andrea Sacchini ha detto...

Ah, non sapevo fossero da Fazio, altrimenti avrei acceso la TV, che di solito non accendo mai :-)

blogredire ha detto...

Questa mi piace,mentre"Zitti e buoni"non sono mai riuscito a farmela piacere.

leggerevolare ha detto...

Sarai la parte più triste di me
Una parte di me che non sarà mai mia
È ovvio
Stanotte sarà la più solitaria
Sei ancora l’ossigeno che respiro
Vedo la tua faccia quando chiudo gli occhi
È tortuoso
Stanotte sarà la più solitaria

Ci sono poche righe che ho scritto
In caso di morte, è quello che voglio
È quello che voglio
Quindi non essere triste quando me ne sarò andato
C’è solo una cosa che spero tu sappia
Ti ho amato così tanto
Perché non mi interessa nemmeno il tempo che ho lasciato qui
L’unica cosa che so ora è che voglio spenderlo
Con te, con te
Nessun altro qui
Stanotte sarà la più solitaria

Sarai la parte più triste di me
Una parte di me che non sarà mai mia
È ovvio
Stanotte sarà la più solitaria
Sei ancora l’ossigeno che respiro
Vedo la tua faccia quando chiudo gli occhi
È tortuoso
Stanotte sarà la più solitaria

Mi dispiace ma devo andare
Se mai ti mancherò regala questa canzone
Un altro tentativo
E continuo a pensare a come mi hai fatto sentire meglio
E tutte le piccole cose pazze che abbiamo fatto insieme
Alla fine, alla fine, non importa
Se stasera sarà la più solitaria

Sarai la parte più triste di me
Una parte di me che non sarà mai mia
È ovvio
Stanotte sarà la più solitaria
Sei ancora l’ossigeno che respiro
Vedo la tua faccia quando chiudo gli occhi
È tortuoso
Stanotte sarà la più solitaria

Sarai la parte più triste di me
Una parte di me che non sarà mai mia
È ovvio
Stanotte sarà la più solitaria
Sarai la parte più triste di me
Una parte di me che non sarà mai mia
È ovvio
Stanotte sarà la più solitaria
Sei ancora l’ossigeno che respiro
Vedo la tua faccia quando chiudo gli occhi
È tortuoso
Stanotte sarà la più solitaria

Scusa se mi sono permessa, ma non parlo inglese... Elisa

Andrea Sacchini ha detto...

È normale che sia così.

Andrea Sacchini ha detto...

Scusa per cosa? Hai fatto benissimo :-)

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