martedì 25 ottobre 2022

Matrimoni (economici)


Leggendo queste pagine, tratte dal saggio di Corrado Augias I segreti di Londra, che sto leggendo in questi giorni, mi è tornata alla mente una conferenza di Umberto Galimberti, ascoltata qualche tempo fa, che trattava dell'evoluzione storica del concetto di famiglia. Vi si diceva che, storicamente, il matrimonio come lo conosciamo oggi, ossia la libera unione di due persone che si scelgono per amore, è una conquista recentissima che nel nostro paese risale alla prima metà del Novecento. 

Per tutto il lunghissimo arco di tempo precedente, il matrimonio è stato sempre inteso come un contratto di tipo economico. Le unioni venivano infatti stabilite dalle famiglie per suggellare accordi dinastici, territoriali, lavorativi, familiari, di prestigio sociale. Come scrive lo stesso Augias, innamoramento, attrazione e amore erano visti come fastidiosi e pericolosi inciampi per il semplice motivo che l'inevitabile loro scemare poteva portare alla fine del matrimonio.

Tra l'altro, il matrimonio basato sulla libera scelta di due persone che si amano è prerogativa tipicamente occidentale. Ci sono tantissime zone del mondo dove ancora vige il matrimonio imposto dalle famiglie per motivi economici. In Turchia, ad esempio, ancora oggi in molte celebrazioni matrimoniali lo sposo conosce la sposa (entrambi scelti dalle famiglie) il giorno stesso delle nozze. 

In pratica, ciò che a noi oggi sembra un'assurdità è stata la regola per secoli, da quando l'istituto del matrimonio è stato inventato, e in buona parte del mondo è ancora così. Tutto questo anche per fare notare l'assurdità di espressioni, oggi molto in voga, come "famiglia naturale" basata sul matrimonio. Non c'è niente di naturale nell'istituto familiare come lo intendiamo oggi qui in occidente (papà e mamma che si sposano, possibilmente in chiesa, e generano prole). Si tratta semplicemente di un prodotto culturale, e basta mettere un attimo il naso fuori dal nostro piccolo ombelico per rendersi conto che forse niente come il matrimonio è appunto un prodotto culturale che con la natura non ha niente a che vedere.

6 commenti:

  1. La mia nonna materna, lesbica e bruttina e nata nel 1902 e che creava tanto fastidio, fu letteralmente fatta sposare dalla sua famiglia a 23 a mio nonno, tornato dalla Prima Guerra Mondiale traumatizzato e senza un soldo. Per lei la vita nel paesino di provincia dove fu spedita fu un'esperienza durissima ma si fece subito rispettare. La chiamavano "La sciura milanes"

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    1. Ottimo riscontro del fatto che ancora nel Novecento anche da noi i matrimoni erano spesso combinati dalle famiglie

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  2. I poveri in linea di massima si potevano sposare senza tanti ostacoli anche in passato.

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  3. La Storia è piena di amori veri negati da "regole" dettate da società e secondi fini. 🙁
    Ora certi amori sono negati direttamente dalla controparte!

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