Urlare (quando si è opposizione)

Giulio Cavalli fa notare come sia facile, dai banchi dell'opposizione, strillare cose come "la pacchia è finita", l'Italia "libera dalle catene dell'Europa", "l'Europa ribaltata", i barconi affondati e via andare. Poi può capitare, come è capitato, che dall'opposizione si passi al (futuro) governo, ove occorre dare peso e concretezza ai proclami e alle promesse strillati quando si era opposizione. Ed è tutto un altro paio di maniche.

Commenti

sull’amaca.it ha detto…
Han voluto la bicicletta e ora ... mah
Mia Euridice ha detto…
Decisamente più complicato. Soprattutto perché bisogna dimostrare di sapere e, più di tutto, di saper fare.
Gas75 ha detto…
Mica è la prima a scalpitare dall'opposizione e poi, costruitasi una maggioranza, calare la maschera.
kermitilrospo ha detto…
Il problema più grosso è non scontentare gli ingombranti compagni di coalizione...
Sara ha detto…
Esperienza di una realtà amministrata dai grillini, a Carrara per 5 anni. Il peggio del peggio del niente.
Pier ha detto…
Ma la Francia vigilerà, almeno così crede la Boone...
Andrea Sacchini ha detto…
E bicicletta hanno avuto.
Andrea Sacchini ha detto…
Esatto. Poi, per carità, magari faranno anche qualcosa di buono, chi può dirlo? Vedremo.
Andrea Sacchini ha detto…
E non sarà neppure l'ultima.
Andrea Sacchini ha detto…
Che sono tanti e... pretendono.
Andrea Sacchini ha detto…
Credo che se si esaminassero realtà locali a campione, il peggio del peggio potrebbe essere ascritto a qualsiasi forza politica.
Andrea Sacchini ha detto…
Sì, ma Mattarella l'ha presa male e la cosa è rientrata (per ora).

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