lunedì 8 agosto 2022

I barconi e la Meloni

Quando la signora Meloni dice che l'unica soluzione (soluzione a cosa?) è quella di fermare i barconi, o non sa ciò che dice o lo sa ma è in malafede. Fermare i barconi non è tecnicamente possibile, per il semplice fatto che la superficie di mare da controllare è di dimensioni amplissime e il nostro paese non ha mezzi a sufficienza per coprirla e controllarla tutta. Al massimo si può tentare di bloccare al largo qualche nave umanitaria, come faceva Salvini, ma anche questo non si può fare perché è contro ogni legge attualmente vigente (Salvini è - giustamente - sotto processo per averlo fatto). 

Tra l'altro, la mossa di bloccare al largo le navi è puramente teatrale e propagandistica. Non serve a niente se non a dare l'illusione di aver risolto il problema. Mentre infatti si bloccavano al largo alcune centinaia di disgraziati, ne arrivavano almeno dieci volte tanti con barche e barchini, che approdavano (e approdano tuttora) sulle nostre coste in barba a tutti i blocchi. A questo si aggiunge che i migranti che attraversano il Mediterraneo sono una piccola parte di quelli che entrano, il grosso di essi utilizza infatti la rotta balcanica ed entra valicando i confini terrestri orientali a Gorizia e Trieste. Il blocco navale è puro teatro, buono giusto per raccattare qualche voto dai poveretti che ancora pensano sia una soluzione valida ed efficace.

Più in generale, la storia insegna che quando masse di persone si muovono perché hanno lo stomaco vuoto o perché fuggono da guerre e miseria, non c'è modo di fermarle. Le migrazioni sono fenomeni complessi, stratificati e le dinamiche che ne stanno alla base lavorano su grande scala. Pretendere di fermare le migrazioni bloccando qualche nave al largo è come pretendere di svuotare l'Adriatico a secchiate. Le migrazioni non si possono fermare, si può al massimo tentare di governarle e di gestirle in maniera seria e competente in modo da non esserne travolti, e noi non lo stiamo facendo, né l'abbiamo mai fatto perché il fenomeno è sempre stato considerato alla stregua di materia elettorale, mai come serio problema da affrontare con lungimiranza e competenza. Quello che oggi sta succedendo non è un imprevisto, qualcosa che ci è capitato addosso tra capo e collo all'improvviso. Si sapeva che saremmo arrivati a questo (Umberto Eco scrisse il bellissimo Migrazioni e intolleranze più di vent'anni fa, prevedendo esattamente ciò che poi è successo).

Il fenomeno non è più arginabile; tutt'al più, se siamo ancora in tempo, si può tentare di gestirlo in qualche modo. E la stupidaggine dei blocchi navali, senza interventi seri, è il modo più sicuro per venirne travolti.
Auguri!

8 commenti:

  1. Si tratta semplicemente di puntare alla pancia delle persone, tattica a cui certi politici fanno sempre ricorso in campagna elettorale. Ti confesso che da quando hanno deciso la data delle elezioni, io ho infilato metaforicamente la testa sotto la sabbia perchè non ho la minima voglia di ascoltare questo genere di sparate.

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    1. Anche io. Ogni tanto mi capita di leggere qualche stupidaggine senza volerlo (quando sfogli le rassegne stampa qualcosa ti passa sott'occhio), ma intenzionalmente, mai.

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  2. Meloni appartiene a quelle persone nate da una certa parte del Mediterraneo senza alcun merito.

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  3. Propaganda becera ed ignorante. Non dice che in Africa vi sono le tratte? Vi sono dei campi di "ospitalità "?
    La nostra profonda ipocrisia

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    1. Campi di "ospitalità" finanziati anche da noi, tra l'altro.

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  4. Disgustoso uso della politica per fini personali.
    Ciao.

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    1. Non solo uso della politica, ma uso anche di drammi umanitari come le migrazioni per bassa speculazione politica.
      Ciao Sari.

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