sabato 29 settembre 2018

Se il vitellone fosse stato una lei

Non posso fare a meno di pensare che l'equivalente femminile dell'ultimo vitellone romagnolo, andatosene ieri durante un amplesso con una ragazza dell'est, sarebbe, molto eufemisticamente, niente di più che una donna di facili costumi.

3 commenti:

Gwendalyne ha detto...

Quelli di Libero hanno commentato «Un infarto l’ha fregato mentre castigava una 23enne». Lo considerano una specie di mito, in pratica!

Andrea Sacchini ha detto...

Qua a Rimini, e non solo a Rimini per la verità, è considerato una specie di mito, status derivatogli dall'aver "castigato" nella sua pluridecennale carriera di playboy oltre seimila donne. Per carità, lungi da me l'intenzione di giudicare come uno vive la sua vita. Col mio post ho solo voluto evidenziare come una società ancora fortemente impregnata di maschilismo giudichi un eroe chi "castiga" seimila donne e una poco di buono (eufemismo) una donna che faccia altrettanto.

Gwendalyne ha detto...

Ottima osservazione. Comunque la sua dose di "bacchettonismo" ha dovuto subirla pure lui, sia pur dopo morto: il prete gli ha negato i funerali in chiesa perché la sua vicenda ha avuto troppa risonanza mediatica. Fosse stato un "puttaniere" più discreto, invece...

I disertori

Non mi riferisco all'omonimo film del 2013 diretto da Ben Wheatly, mi riferisco agli oltre 100.000 soldati ucraini che dall'inizio d...