martedì 4 settembre 2018
Il suo metodo di lavoro
Il tweet che vedete qui sopra è stato vergato qualche giorno fa da capitan Findus a commento di questa notizia, riportata dal sito principe per quanto riguarda fake news e bufale: il Giornale. Infatti la notizia, per come è stata riportata dal Giornale, è falsa, semplicemente falsa, e Salvini, riprendendola, ha contribuito a dare a questa bufala ancora maggiore visibilità - i motivi per cui l'ha fatto non serve che stia io qui a spiegarli, immagino.
L'articolo del Giornale, infatti, è subdolamente confezionato in modo che il lettore, e si sa che quelli del Giornale in genere non brillano per capacità intellettive, sia indotto a credere che il pusher è stato beccato in flagranza di reato e il giudice l'ha rimesso in libertà perché lo spaccio costituirebbe la sua unica fonte di reddito. Naturalmente non è così. Innanzitutto il giudice l'ha rimesso in libertà perché per una pena inferiore ai quattro anni non è prevista carcerazione preventiva, in secondo luogo, quando il pusher andrà a processo - perché andrà a processo, non è che perché non si fa la detenzione preventiva allora è assolto e perdonato - il non avere reddito costituirà per lui un'aggravante, non un'attenuante, come capziosamente vuol fare intendere il Giornale.
Scrive a tal proposito Arianna Ciccone: "Brevemente: l'uomo arrestato è stato trovato con 5 pasticche non in flagranza di reato (spaccio), quindi gli veniva contestata detenzione. Il giudice invece ha deciso di contestargli spaccio (perché è evidente che non avendo altro modo di mantenersi quelle pasticche servivano non per il consumo ma per lo spaccio). È stato liberato non per fare un favore a lui che viene dal Gambia poverino, ma perché hanno applicato la legge. Per un reato che prevede una pena inferiore ai 4 anni non c'è detenzione fino al processo. Al processo dovrà rispondere di una accusa più pesante appunto di spaccio e non consumo." Chi vuole approfondire, qui trova la spiegazione di un giurista.
Ecco, la propaganda salviniana funziona così: distorcendo i fatti per puro tornaconto politico, esattamente come faceva Berlusconi (anche Renzi, va detto, su questo versante si è dato parecchio da fare), contando sul fatto che la stragrande maggioranza di quelli che lo seguono prendono come oro colato ogni sciocchezza che scrive, acriticamente. In questo modo il felpista raggiunge più scopi: tira acqua al mulino del suo razzismo, perché i suoi tweet prendono di mira esclusivamente gli stranieri (avete mai letto qualcosa sulle cento e passa donne che ogni anno vengono uccise da mariti, amanti, fidanzati ecc.?), denigra e sfotte la magistratura e, scopo ovviamente non dichiarato, prende per i fondelli chi legge le sue baggianate, perché appunto sono bufale spacciate per realtà, e qui, purtroppo, non si può fare niente.
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4 commenti:
Si dovrebbe fare una seria riflessione sullo stato del giornalismo in Italia. Salvini lasciamo stare, è meglio
Anche una sana riflessione sull'elettore medio di Salvini sarebbe interessante.
Personalmente mi arrabbio molto quando il "baluba verde" (come lo definisce un altro blogger) si permette di dire che "gli italiani" sono con lui. Io non sarò mai con lui e tanti altri italiani non tollerano lui né le sue idee né i suoi metodi. È ormai in preda a deliri di onnipotenza che spaventerebbero chiunque tranne i lobotomizzati che pendono dalle sue labbra.
I deliri di onnipotenza sono generati da un consenso elettorale che con la stessa velocità con cui è arrivato se ne potrebbe andare. È storia.
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