sabato 15 marzo 2014

Siria

Anniversari, anniversari, sempre anniversari. Ma e' possibile ricordarseli tutti? No, non e' possibile, perche' uno dovrebbe farsi un calendario dedicato solo a quelli e consultarlo ogni giorno. Oggi, ad esempio, ricorre il quarto anniversario della guerra civile in Siria; qualche giorno fa si ricordava l'anniversario del disastro di Fukushima, e si potrebbe continuare: terremoti, stragi, cataclismi vari assortiti, c'e' solo l'imbarazzo della scelta su quello che si dovrebbe commemorare e ricordare. E uno, alla fine, si sente anche un po' in colpa, perche' vede nell'home page di fb che qualcuno ha scritto qualcosa e pensa: cazzo, oggi e' il quarto anniversario della guerra civile in Siria e io mi sono scordato. Imperdonabile!
Poi, immancabile, la solita solfa di chiusura: "non e' cambiato niente!" Quattro anni di guerra civile in Siria e non e' cambiato niente, tre anni - o quelli che sono, non ricordo - da Fukushima e non e' cambiato niente. Non cambia mai niente. Scusate, ma cosa deve cambiare? Un disastro come quello di Fukushima non e' che si mette a posto dall'oggi al domani, e la guerra civile in Siria idem. E' una guerra, e come tutte le guerre e' impossibile prevederne la fine. E poi diciamo la verita': della guerra in Siria in fondo che cavolo ci frega? E' la', lontano, che si scannino... facciamo i fighi a ricordarlo su fb, magari linkiamo immagini di bambini morti nel conflitto, ma solo perche' l'abbiamo trovato magari nell'home page di Repubblica, altrimenti non l'avremmo neppure saputo.
Io, poi, non ricordo neppure cio' che ho mangiato ieri sera.

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