mercoledì 7 febbraio 2007

Il vuoto (dell'informazione)

Uff... già è appena passata (anche se ancora non del tutto) la "bufera" provocata dalla lettera inviata a Repubblica dalla ex first lady - che non ha mandato giù il fatto che il dolce maritino abbia fatto il galletto con alcune ritoccate del sabato sera -, che già sta tenendo banco la questione della battuta sui gay dell'intraprendente ex-premier.

Naturalmente alla battuta va dato il peso che merita (e cioè quasi niente), considerando anche la levatura del personaggio che l'ha pronunciata, ma la questione è un'altra: è possibile che i media non abbiano di meglio da fare che riportare per pagine intere e per giorni qualsiasi stronzata che dicono i nostri cosiddetti "vip"? E Repubblica poi cosa è diventata? Il tramite postale ufficiale tra i due coniugi? Già io se fossi stato Ezio Mauro avrei preso la "coraggiosa" lettera della mogliettina ferita nell'orgoglio e l'avrei cestinata all'istante, invece di accettare di spiattellare il tutto ai quattro angoli del globo. Che si scrivessero in privato e non rompessero gli zebedei a noi, che abbiamo ben altro a cui pensare.

E poi, checcavolo, un pò di dignità da parte di Repubblica. Non è forse considerato uno dei più autorevoli quotidiani italiani? Ha per caso deciso di abbassarsi al rango "gossipparo" di Novella 2000? Cosa è diventato, una specie di surrogato mal riuscito di una rivista per cuori infranti? Mi meraviglio del silenzio di Scalfari, suo fondatore. Vi immaginate poi se per caso la moda prende piede? Già vedo la moglie di Prodi lamentarsi col Corriere della Sera per presunte trascuratezze del marito in favore della bicicletta.

E vabbè, cosa ci volete fare? Parafrasando un noto detto potremmo dire: "ognuno ha l'informazione che si merita".

3 commenti:

  1. Io da parte mia condivido la scelta di Repubblica, almeno per quel che riguarda la lettera della Lario. Si tratta di quella che all'estero avrebbero definito la ex "first lady", ma la rilevanza di tutta la faccenda è nel fatto che si è in un momento particolare in Italia in cui alcuni partiti si stanno facendo paladini della cosiddetta famiglia tradizionale contro ogni forma di concessione dello Stato ad altri tipi di diritti per coppie non sposate.

    Questo è un argomento di fortissima attualità, che riguarda milioni di italiani. E allora mi sembra di primissimo piano una notizia che in parte smaschera l'ipocrisia di chi, almeno come appartenenza di coalizione, si è schierato dalla parte dei valori "sacri". Inoltre Berlusconi proprio qualche giorno prima si era fatto un grande spot sulla sua famiglia (Lario esclusa), facendosi fotografare coi nipotini e proponendo un'immagine di sé senza macchia e senza peccato.

    Io, che sono cittadino ed elettore, queste cose devo saperle e voglio che se ne parli, perché devo conoscere la vera identità di chi mi sbandiera dei principi supremi che giustificano il negare alcuni diritti a tutta la comunità. Se queste persone per prime vivono come pare e piace a loro (vedi Casini), allora la loro ipocrisia È una notizia.

    Per quel che riguarda la battuta di dubbia levatura intellettuale, forse sì, è una notizia meno importante (ma se ne è parlato di meno). Però è sintomatica, per lo stesso motivo di cui sopra: perché in qualche modo svela che a certi diritti (unioni tra omosessuali) la destra potrebbe non essere interessata perché la questione riguarda gli elettori dell'altra parte. Insomma, il classico bene a sapersi (con tutto che FI spesso dichiara libertà di coscienza su queste questioni, ma una libertà che evidentemente nasconde una buona dose di indifferenza e disinteresse).

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  2. Caro Schrodcat, mi hai colto alla sprovvista. Non mi era infatti passato nemmeno nell'anticamera del cervello di fare il collegamento tra la lettera della Lario e la recente discussione sui diritti delle coppie non sposate.

    Comunque, anche ammettendo una correlazione tra i due fatti (cosa di cui in verità dubito un pò), rimane il fatto che in generale i grandi quotidiani (specialmente le versioni online) hanno da tempo impostato un modo di proporsi ai lettori incentrato molto sul pettegolezzo e le notizie futili, tipiche del gossip. E, sinceramente, a me questa cosa dispiace un pò.

    [OT] Schrodcat, toglimi una curiosità (se non sono indiscreto): perchè non aggiorni il tuo blog? Mi pare che di cose da dire ne avresti...[/OT]

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  3. "Comunque, anche ammettendo una correlazione tra i due fatti (cosa di cui in verità dubito un pò)"

    Dico la mia: il mio forte sospetto invece è che sia stata la scelta della Lario ad essere correlata. Oltre alle uscite grottesche del marito, forse proprio quello spot di famiglia e il continuo proporsi del marito come gran difensore della famiglia deve averla spinta ad esporsi. Tipo: ma come, tutti in famiglia li tratta coi guanti, e se ne fa un vanto pubblico, e solo io che sono proprio la moglie devo essere tratta a pesci in faccia?

    Che i quotidiani siano tappezzati di troppi gossip è verissimo: ma questo accade perché da noi non funziona come in Gran Bretagna per esempio, dove c'è il quotidiano serio ed il quotidiano di gossip. Noi abbiamo solo i periodici per i gossip, e i quotidiani nazionali allora attingono anche al gossip. Non dovrebbe essere così ma è una questione di cultura giornalistica (ma ripeto,una cosa è il gossip del calciatore e della velina, altra quella dell'ex presidente del consiglio e della moglie).

    Questione mio blog: hai perfettamente ragione, la mia è una strana forma di pigrizia incoerente. Mi sforzerò di cambiare. Non che non ci abbia pensato.

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