giovedì 16 maggio 2024

Food for profit

Alla fine ho guardato Food for profit, il documentario-inchiesta di Giulia Innocenzi e Paolo D'Ambrosi trasmesso da Report qualche giorno fa.

È impressionante.

Avevo già letto molto su cosa sono e come funzionano gli allevamenti intensivi, ma non credevo che si arrivasse a questi abissi. 

Consiglio di guardarlo non tanto per fare opera di proselitismo verso il vegetarianesimo - neppure io lo sono, anche se la carne l'ho da tempo quasi totalmente eliminata - ma come forma di responsabilizzazione e di presa di coscienza riguardo a tutto quello che c'è dietro al petto di pollo o alla braciola che arriva nel nostro piatto. 

Poi, ognuno, continui pure a mangiare ciò che vuole, come è giusto che sia.

Il documentario integrale è qui.

7 commenti:

  1. L'allevamento intensivo non ha lati positivi, non va finanziato nemmeno in minima parte.

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  2. La soia per sfamare gli animali da macello, andrebbe utilizzata per non far morire di fame esseri umani. Finché non si entra in quest'ottica si deformano le priorità.

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    1. La soia, ma anche l'acqua necessaria per portare un singolo animale dalla nascita all'età da macello...
      Gli allevamenti sono un mercato controproducente e perverso oltre che crudele.

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  3. La puntata di Report dura circa 70 minuti. Penso che contenga solo degli estratti del documentario.
    MyMovies dà la lunghezza del documentario integrale, uscito nelle sale cinematografiche, di 90 minuti (https://www.mymovies.it/film/2024/food-for-profit/).

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  4. Ho visto anch'io questa puntata di Report. Interessante, sicuramente.
    Ma mi chiedo perché nascondano identità, targhe e nomi degli allevamenti individuati. Al di là dell'etica animalista, sono state rilevate irregolarità anche da codice penale. Perché nasconderne gli autori?
    Va bene screditare per bene i politici respondabili di determinate scelte e determinate idee; cosa che Report fa da sempre; non sempre nella maniera giusta. Ma perché proteggere gli imprenditori ancora più delinquenziali?

    E rimane sempre un fatto: la balità dei controlli cha abbiamo in Italia. Nel nostro paese c'è gente che commette reati impunemente e all'insaputa totale di istituzioni ed organi di controllo.
    Lì c'è sicuramente qualcosa che non funziona.

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    1. Anche io mi sono chiesto perché nascondano l'identità degli allevamenti fuori legge. Non ho risposta. Probabilmente c'è qualche legge che lo impedisce, ma non lo so neppure io.

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    2. Mah. Ne dubito fortemente che sia una questione di legge.
      Temo, invece, che abbiamo proprio "omertà" nella nostra cultura.
      Va bene fare un buon servizio giornalistico, ma evitiamo di entrare nel campo dei tribunali.
      Va molto più di moda fare articoli o servizi scandalistici contro la politica e la pubblica amministrazione, piuttosto che vere denunce (salvo caso isolati).

      Un po' di giorni fa, comunque, ho visto questo video.
      E condivido in pieno.
      Di cosa abbiamo paura? Di rovinare l'immagine di delinquenti o persone prepotenti?
      Se l'Italia è così, forse, siamo complici tutti quanti.

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