mercoledì 27 marzo 2024

La querela


Luciano Canfora querelato da Giorgia Meloni. Un gigante del pensiero e un intellettuale dalla cultura sconfinata, conosciuto in tutto il mondo, querelato da una piccola e insignificante signora che il giro del mondo l'ha fatto sulle copertine che riportavano le sue moine in parlamento. 

Pazzesco.

Poi magari la signora vincerà la causa, eh, può essere benissimo. Ma lui resterà sempre un gigante e lei sempre una nana.

8 commenti:

  1. Attento che se la chiami 'nana' ti accusano di body sceming ��

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  2. Personalmente direi che abbia usato termini infelici. E probabilmente processo e condanna se li meriterà tutti.
    Proprio perché di cultura elevatissima, avrebbe fatto meglio ad argomentare in maniera molto migliore. Così sembra un commento da social-network.

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  3. Andy, "nana" inteso in senso intellettuale, non fisico :-)

    Maurizio, magari la frase era inserita in un ragionamento più ampio, sinceramente non ho approfondito. E comunque anche agli intellettuali di elevatissima cultura può succedere a volte di lasciarsi andare a uscite meno "elevate". In fondo sono umani anche loro. Comunque vedremo cosa deciderà il giudice.

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  4. Mi duole avere queste conferme , nel mentre si taccia di nazismo qualcuno lo si esercita nel linguaggio.Un male duro da estirpare. "La cultura sconfinata e intellettuale "non ha nulla a che vedere con quella spirituale e dell'amore.Resta una conferma ,non un giudizio.
    Buongiorno

    L.

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  5. Insignificante come i suoi predecessori Prodi, D'Alema, Renzi tutti signorotti di sinistra accumunati alla Meloni dall'ideologia neoliberale.

    Bello come tutti questi personaggi si credano migliori dell'altro quando tutti hanno inquinato, devastato, cementificato, concesso pezzi di sovranità, rovinato l'Italia.

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  6. > E comunque anche agli intellettuali di elevatissima cultura può succedere a volte di lasciarsi andare a uscite meno "elevate". In fondo sono umani anche loro.


    Sicuramente è così. Ed accade anche molto spesso.
    Però io non sarei giustificazionista. Ognuno deve assumersi la responsabilità di quello che dice e/o scrive.
    Per fare un esempio, a me Roberto Burioni piace. Lo seguo e lo trovo un bravissimo divulgatore medico/scientifico. Parlare al popolo, dall'ambiente in cui lavora, è una missione non da poco. Non condivido il suo dare dei "cretini" ai no-vax. Nella sostanza può avere pienamente ragione, ma quando un giudizio diventa un insulto, subentrano conseguenze da altre aree (quella legale, per esempio). Da professore basterebbe dire: "Con un'affermazione così, una persona del genere non andrebbe avanti da nessuna parte in un cammino universitario.", o anche semplicemente: "Ad un esame, con un'affermazione così, il ragazzo sarebbe mandato subito a casa."
    Ma Roberto Burioni immagino lo sappia bene. E se ne assume le sue responsabilità.

    Personalmente penso che sia un modo di fare che crei distacco. E anche quei due o tre su 10.000 che potrebbero cambiare parere, li perdi per sempre.


    Comunque sto divagando...

    Per citare Stan Lee, il creatore dell'Uomo Ragno: "Grandi poteri impongono grandi responsabilità".

    So che può sembrare una barzelletta, ma la trovo una frase dall'importantissimo significato sociologico.
    Metaforicamente i super-poteri degli eroi dei fumetti sono i poteri legislativo, educativo e, in questo caso, anche quello di persuasione. Quindi più hai cultura, più devi saperla comunicare in maniera pulita.

    Concludo: checché se ne dica, fumetti, anime, serie TV, cinema sono letteratura a tutti gli effetti. Con vari target e con vari gradi di qualità, come quella che troviamo nelle biblioteche.

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  7. Per una che si allea con la Lega, è un complimento: le è riconoscita una ideologia.

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