sabato 16 luglio 2022

Soldi

Mi sono reso conto che ormai da parecchio tempo non sto più attento come una volta ai soldi che spendo. Non sono ricco, sono un dipendente privato da sempre (e a essere dipendenti privati non si diventa ricchi) e vivo più o meno all'insegna del tanti presi, tanti spesi. Infatti una volta stavo più attento, guardavo di più a certe differenze di prezzo. Un libro che costa 20 euro, ad esempio, non l'avrei comprato. Oggi se mi interessa lo compro. Se devo comprare la batteria nuova alla macchina non giro venti elettrauti per trovare quello dove costa meno, vado dal primo che mi capita e la compro. Se una volta stavo più attento ad andare al ristorante, oggi se ho voglia ci vado e così via.

Certo, un occhio al budget mensile entro cui posso giostrarmi lo do sempre, non sono incosciente, ma non impazzisco più per guardare in maniera maniacale a risparmiare a tutti i costi. Sarà forse perché a 52 anni ci si rende conto che il tempo comincia a stringere e si cerca di risparmiarlo anche andando dal primo elettrauto che si trova, piuttosto che girarne venti. O forse ci sono altri motivi, non saprei dire, so solo che non m'importa più come una volta. Forse è solo voglia di essere più libero, non so di preciso, comunque è così.

13 commenti:

  1. Io guardo il prezzo a seconda delle cose, ma per alcune non bado a spese. Per esempio la frutta colta matura dall'albero che mi porta la mia ortolana di fiducia; è anche bio e i sapori non sono nemmeno lontanamente paragonabile all'economica frutta del supermercato che non sa di nulla.
    Poi credo che effettivamente ci sia una componente legata al tempo che passa. Ovvio che un minimo di attenzione è sempre meglio mantenerla, ma per certi "sfizi" ormai sono dell'idea che è meglio togliermeli, visto che c'è gente più giovane di me che si ammala e passa a miglior vita. Non ha senso rimandare...
    (Vedo che stai leggendo Ellery Queen, altro autore di gialli che adoro!)

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    1. Il paese del maleficio è il primo libro che leggo dei due cugini americani. Fino a circa metà l'ho trovato così così, adesso mi ha preso e non riesco a staccarmi :-)

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  2. Siamo coetanei, io ho iniziato a concedermi certe minime attenzioni consapevolmente, tipo prendere l'autostrada per andare al lavoro, alla fine quel quarto d'ora che guadagno serve a me, o a mia mamma o al mio gattino.
    Poi senza fare spese folli, penso che un bel vestito, un bel paio di scarpe alla mia età me le posso permettere, a 70 anni potrò sfoggiare ancora tubino e tacchi alti?

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  3. Mi è sparito un commento, accipicchia!
    Ho la tua età, quindi mi concedo consapevolmentd certe piccole attenzioni verso me stessa, esempio l'autostrada per andare al lavoro, quel quarto d'ora risparmiato serve a me, a mia mamma, al mio gattino.
    Poi un bel vestito o un bel paio di tacchi ora posso permettermeli, ma non so se a 70 anni potrò sfoggiarli ancora. La femminilità subisce il tempo, meglio una cosa in più per il mio aspetto fisico, che una cosa in meno!

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    1. Li lascio entrambi.
      Si è rifatto vivo i
      un cretino che era sparito da un po' e ho dovuto riattivare la moderazione.
      Abbi pazienza.

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  5. Non posso permettermi di comprare scarpe da 500 euro, e anche se potessi non lo farei mai.
    Nel mio post ho solo voluto dire che una volta su certe piccole cose stavo più attento, adesso meno. Ma il tutto rimane comunque all'interno di quel poco che posso permettermi di spendere.

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  6. Io la spesa l'ho sempre fatta senza grosse preoccupazioni, tutt'al più se vedevo su un articolo la scritta "offerta" lo prendevo (ignorando magari l'esistenza di prodotti equivalenti ma dal marchio meno blasonato che costavano meno ;-) ). Negli ultimi tempi, con l'inflazione che incombe, ho cominciato a fare più caso ai prezzi: ad esempio i biscotti a marchio Esselunga che compravo di solito, e che fino a poco tempo fa costavano 2,07 euro a confezione, sono passati a 2,17 euro. Poca roba, ma se vado a guardare ogni singola cosa...
    Quanto alla benzina, purtroppo ne consumo parecchia lavorando a una trentina di chilometri da casa e potendo fare smart working solo occasionalmente. E vado a fare rifornimento quasi sempre nello stesso distributore, a poca distanza da casa. Ma adesso, coi prezzi dei carburanti quasi fuori controllo, mi accorgo che in giro si trovano distributori più economici, e magari varrebbe la pena di allungare un pochino il percorso per risparmiare qualcosina...

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    1. Io ho la fortuna di lavorare vicino a casa e quindi, per gran parte dell'anno, ci vado in bicicletta. Ma effettivamente il problema dei prezzi fuori controllo dei carburanti è enorme. E temo sarà sempre peggio.

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  7. Io sono ricca, anzi molto ricca dal momento che non ho mai avuto desideri fuori dalla mia portata. Che sia una inconsapevole moderazione (guardo solo cose che posso permettermi?) o fortuna sfacciata (frega niente di auto-gioielli-abiti firmati, ad esempio) non saprei. So che, se non desidero nulla che sia fuori dalla mia portata, l'effetto è che posso considerarmi ricca. Però cerco di mettere da parte qualcosa: anni fa mi sono trovata nella condizione di non poter pagare una rata del mutuo e ho deciso che mai più!

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    1. L'equivalenza tra non avere desideri fuori dalla propria portata e ricchezza è interessante. Non ci avevo mai pensato :-)

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  8. Ragiono più o meno come te, tenuto conto che la mia spesa maggiore è nella dichiarazione dei redditi, per cui a che pro risparmiare per uno svago, un peccato di gola, uno sfizio, se poi una parte dei frutti del mio lavoro se lo deve fregare lo Stato a termini di legge?
    E no, i contributi per la pensione se potessi non me li verserei, non ho certezza di arrivarci né qualcuno che possa percepirne la reversibilità, quindi ci sono giorni della mia vita in cui lavoro per il nulla. Quindi lo sfizio me lo concedo, alla faccia di chi mi vuole male!

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  9. Io sono un po' più vecchiotto e ho qualche probabilità di riuscirci ad arrivare, alla pensione. Ma dal tuo punto di vista, il ragionamento che hai fatto è comprensibile.

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