venerdì 9 aprile 2021

La primavera si guarda intorno

Scrive Stephen King in Terre desolate: "Il 7 maggio, il giorno in cui aveva avuto inizio la sua follia, era stata una bella giornata, ma niente a che vedere con oggi, il giorno forse in cui la primavera si guarda intorno e vede che l'estate è vicina" [...] 

Un altro qualsiasi scrittore avrebbe probabilmente messo giù lo stesso concetto in modo più ordinario o banale, tipo: "...il giorno in cui è ormai chiaro che la primavera è agli sgoccioli e l'estate è alle porte". Oppure: "...il giorno che toglie ormai ogni dubbio sul fatto che la la primavera sta per cedere il passo all'estate". E si potrebbe continuare con altri esempi simili. Invece no. King aggira queste banalità come solo lui sa fare e scrive: "...il giorno forse in cui la primavera si guarda intorno e vede che l'estate è vicina." Ecco perché amo King da sempre. Perché certe sottigliezze linguistiche e certi trucchetti semantici riescono così bene solo a lui. Non dico che anche altri scrittori non li usino, ci mancherebbe, ma lui riesce a utilizzarli in maniera inarrivabile.

2 commenti:

  1. sono d'accordo con te, non tanto su King che mi piace in modo discontinuo, ma sul fatto che una grande penna la si vede nella bravura di aggirare i trabocchetti della banalità con parole originali.
    massimolegnani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero. Per quanto riguarda King, io lo leggo da quand'ero ragazzo. Può piacere o meno, indiscutibilmente, ma è sicuramente uno che sa scrivere, anche se non è più il King degli inizi, quello de La zona morta, It, Shining e via andare.

      Elimina

Manifesti

In alcune città i Pro Vita hanno fatto affiggere manifesti come questo per supportare le loro campagne antiabortiste. Nei manife...