lunedì 26 agosto 2019

Achab

Il leggendario capitano Achab (captain Ahab, nell'originale inglese) fa la sua prima comparsa a pagina 158, capitolo ventottesimo del romanzo. Melville se l'è presa comoda, diciamo. Mi chiedo a questo punto quando farà la sua comparsa l'altrettanto leggendaria balena bianca, il cetaceo che nella missione precedente mozzò la gamba ad Achab.

La prima breve descrizione che Melville fa del capitano, in cui lo fa comparire all'improvviso sul cassero del Pequod, coi capelli bianchi mossi dal vento, la lunghissima cicatrice che parte dal cuoio capelluto e gli attraversa il volto insinuandosi nel petto, il corpo che pare fatto di bronzo e la leggendaria gamba di osso bianco di capodoglio, mi ha fatto venire in mente per un attimo il capitan Harlock che guardavo da ragazzino.

Anche lui, se non ricordo male, era mancante di una gamba e aveva una specie di cicatrice sul viso. Ma non vorrei scadere nella blasfemia, accostando l'eroe di un cartone animato col personaggio principale di uno dei maggiori capolavori della letteratura americana.

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