martedì 31 luglio 2018

Daisy Osakue

Il gruppetto di cretini che ha colpito Daisy Osakue a un occhio col lancio di uova, si era in precedenza prodotto nella medesima prodezza ai danni di un pensionato e tre donne, tutti di pelle bianca.

Ora, va bene che Repubblica e altri hanno la loro missione di portare avanti la sacrosanta battaglia contro il razzismo, ma per farlo nel modo migliore credo sia bene che raccontino la realtà per quello che è, non avanzando a titoli cubitali sospetti e ipotesi relativi a una inesistente (per ora) matrice razzista dell'episodio, matrice scartata anche dagli stessi investigatori, oltretutto.

Nel presente caso, e alla luce di ciò che è emerso finora, personalmente non mi pare di potere bollare come razzista questa aggressione, non ne vedo gli elementi. Mi pare che sia "solamente" l'opera di un gruppo di deficienti che colpiscono a caso le loro vittime e a cui mancano alternative più intelligenti per passare il tempo.

Episodio contingente a parte, comunque, è a mio parere innegabile che negli ultimi tempi si sia rivitalizzata una deriva razzista di preoccupante portata, e quelli che la negano (Salvini, Di Maio ecc.) o sono in malafede (probabile) o hanno davanti agli occhi grosse fette di prosciutto (molto improbabile).

Nessun commento:

Posta un commento

Se tutto è antisemitismo

  Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...