Mi è capitata una settimana di ferie. Una. Questa. Poi se ne riparlerà verso ottobre, forse. Alle otto e mezza, dopo gli immancabili cappuccino-cornetto-giornale qui al bar sotto casa, ho inforcato la bicicletta e sono sceso giù a Santarcangelo con destinazione, indovinate un po'?, la biblioteca comunale, dove ho trascorso tutta la mattinata.
Durante il periodo estivo la Antonio Baldini rimane aperta tutte le mattine fino alle 13:30 e, particolare non trascurabile, specie in questo periodo, l'aria condizionata è funzionante. Cosa volere di più?
Ci sono andato per prendere un libro di Carlo Lucarelli. Non avevo un titolo preciso in testa, mi interessava solo che fosse suo. Dopo aver dato un'occhiata negli scaffali, ho scelto questo, invogliato dai cenni di trama nei risvolti di copertina.
Siccome avevo parecchio tempo a disposizione, ho fatto un giretto con calma, visitando tutti i reparti e i piani. Nel reparto saggistica la mia attenzione è stata catturata da questo saggio.
Racconta, in forma abbastanza succinta, ma non troppo, la storia d'Italia dall'età dei Comuni, grosso modo anno mille, al governo Monti. Mi sono seduto a un tavolo e ho cominciato a sfogliarlo, e nell'arco di tre ore dai Comuni sono arrivato all'Unità d'Italia del 1861. Un viaggio bello e appassionante, condotto nel silenzio, nella tranquillità e al fresco, mentre fuori la canicola di fine luglio infuriava.
Secondo me la storia d'Italia è bellissima. Mi spiace per chi non la conosce.
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