domenica 1 luglio 2018

Pietà l'è morta

Ci si sente quasi dei coglioni a mostrare accenni di pietà, foss'anche solo dispiacere, nei confronti di tragedie come l'ultimo naufragio nel Mediterraneo, in cui hanno perso la vita anche tre bambini piccoli, che mani amorevoli avevano provveduto a vestire di rosso con la speranza che fossero meglio riconoscibili, in modo da avere più possibilità di salvarsi in caso di naufragio.

La stragrande maggioranza dei commenti che si leggono in calce agli articoli in cui se ne parla sono infatti tutto un fiorire di "Ma perché sono partiti?", "Questi ce li hanno sulla coscienza Tizio, Caio e Sempronio", "È colpa di questo", "È colpa di quello" e vaneggiamenti simili, saltando a piè pari cose ignobili tipo "Ma cosa fanno a fare tutti quei figli?" Oppure, peggio: "Tanto vale che siano morti, tanto qui sarebbero diventati delinquenti e spacciatori".

Certo, in mezzo a questo mare di cinismo e pochezza umana si leggono anche commenti improntati all'umanità, ma sono una infima minoranza, minoranza che viene regolarmente spernacchiata e perculata dalla massa imperante di decerebrati. E forse è tutto sommato anche una cosa positiva, nel senso che magari chi sente un minimo di umanità preferisce tacere in nome del famoso detto che recita che abbassarsi a discutere con un cretino lo pone sul tuo stesso piano.

Comunque, in generale, mi sembra che sia sempre più difficile cercare di restare un poco umani.

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