domenica 1 ottobre 2017

Del non sapere

Stavo pensando che faccio molta fatica a spezzare lance di comprensione nei confronti di chi - e sono tanti - protegge pervicacemente la sua arrogante e presuntuosa convinzione di sapere tutto, pure a dispetto dell'innegabile evidenza, quasi che ad ammettere il contrario ne risulti sminuito il valore personale. Nessuno è padrone di tutto lo scibile umano, neppure Eco con tutte le sue lauree lo era, e a mio giudizio non è la presunzione di sapere tutto, che crea come logica conseguenza il rifiuto di "abbassarsi" a imparare da chi ne sa di più, che valorizza la persona, ma, al contrario, la disponibilità ad ammettere le proprie naturali lacune e il cercare di colmarle imparando da chi le può colmare.
"...ma soprattutto perché so di non sapere niente" ammetteva candidamente Guccini già molti anni fa. E anche qui ha fatto scuola.

6 commenti:

Barto ha detto...

Quello di Guccini era un paradosso: se sapeva di non sapere niente, sapeva già qualcosa, quindi NON sapeva di non sapere niente, ma sapeva di sapere qualcosa [...]. Ci puoi impallare un computer, con un ragionamento circolare del genere.

Andrea Sacchini ha detto...

Che poi, diciamocelo, di alcune materie Guccini ne sa a pacchi. Ad esempio di letteratura :-)

Francesco ha detto...

Se non ricordo male quella bellissima canzone era Addio.

Anonimo ha detto...

so di non sapere...
ma non era Socrate?

Andrea Sacchini ha detto...

Anche.

dupon ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

Chi vota ha sempre ragione

L'uscita di Salvini sull'esito delle elezioni russe non è da rigettare per il suo manifesto apprezzamento per Putin - Salvini è suo...