lunedì 23 ottobre 2017

It

È uscito - leggo - un altro film ispirato al celeberrimo romanzo di Stephen King, film che sembra stia andando benissimo al botteghino e che pare abbia convinto pure gran parte dei critici cinematografici. La tentazione di andarlo a vedere è forte, devo ammetterlo, anche se io appartengo a quella corrente di pensiero che tende a snobbare i film tratti dai libri, specie se i libri in questione sono piaciuti.
Quindi non so. Forse ci andrò, forse no (il film precedente fu una mezza delusione). Mentre decido, sto invece accarezzando l'idea di riprendere in mano il romanzo, che lessi, se non ricordo male, ai tempi delle superiori. È ancora lì, nella mia libreria nella sala, che spicca in mezzo agli altri grazie alla insolita larghezza della costa - d'altra parte sono più di 1300 pagine, roba che neanche Il signore degli anelli.
Sì, farò così: al diavolo il film. Certi capolavori meritano di essere gustati nella loro letteraria originalità.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

l'ho letto due volte: la prima volta non riuscii a terminarlo. La seconda volta lo terminai a fatica. Libro prolisso, prosa puerile, finale ridicolo. Non ti anticipo la trama perché non credo sia il caso di spoilerare. SAppi però che - a mio avviso - i migliori libri di King sono altri. Le notti di salem e shining su tutti.
Di king ho letto 20 libri e 2 antologie di racconti. secondo me rimane, però, un autore sopravvalutato.

adal

Andrea Sacchini ha detto...

Credo che sia più che altro questione di gusti. Io ho letto tutti i suoi libri, lo leggo fin da quando ero ragazzo. È normale che in una produzione tanto vasta ci siano cose di qualità e cose meno buone; a me, comunque, è sempre piaciuto tantissimo.

Anonimo ha detto...

Che sia questione di gusti non c'è dubbio ma rimane il fatto che molti dei romanzi che ho letto - e non lo dico solo io - sono scritti con un linguaggio molto terra terra, con una prosa scarna, e - spesso - crollano nel finale. E' questo il caso di It ma non solo.
Prendiamo per esempio l'acchiappasogni, uno dei peggiori romanzi che abbia mai letto: verboso, prolisso, inutilmente lungo, con descrizioni estese all'infinito e capitoli che non approdano a nulla. Privo di tensione. Solo a sprazzi ho trovato lo Stephen King di Shining, capace di descrizioni lucide e precise.
Ottimo invece 22-11-63: avvincente, con una ricostruzione storica ineccepibile, con descrizioni di ottimo livello. il tema dei viaggi del tempo viene trattato in maniera originale. La vita degli anni '60 nel Texas di allora viene rappresentata minuziosamente, quasi dipinta. E' un libro che si legge benissimo ed è scorrevole.
Idem le notti di salem: malgrado l'argomento sia ultra-abusato. I vampiri fanno veramente paura, alcune descrizioni sono degna della migliore letteratura horror, paragonabili, a tratti a Lovecraft.
Idem per shining. Poi però King crolla miseramente in prodotti più commerciali e ingiustamente osannati: pet sematary, per esempio, oppure desperation, o ancora alcune raccolte antologiche con racconti brevi come stand by me, in cui la descrizione dei ragazzini è quasi ridicola.
Devo leggere il ciclo della Torre Nera per vedere come se la cava con il fantasy (è un misto tra western-fantasy e horror).
Ma di solito King da il meglio di se' nell'horror puro.
Pessimo invece mr.Mercedes: siamo ai livelli del peggior poliziesco da supermercato.
IN alcuni casi king può essere definito un buono scrittore, ottimo in determinati romanzi, Pessimo in altri ancora. Ma definire le sue opere capolavori vuol dire non conoscere chi ha scritto veramente capolavori della letteratura(Steinbeck, Mann, Sandler, buck, Bellow, Lewis per citare i principali stranieri).
Anche l'accostamento, che ho travato in un blog, tra King e Buzzati o Calvino, appare ridicolo.
Non è che è così perché lo dico. Io mi limito a leggere dei libri e ho il coraggio di dire che il libro fa schifo se non mi piace. Altri sono spinti dall'amore irrazionale per alcuni scrittori da considerarli eccezionali a prescindere.
Leggiti, per esempio mr. mercedes e il terzo peccato capitale del Lawrence Sanders per vedere la differenza tra un romanzo mediocre e un romanzo ottimo.

adal

Bekks ha detto...

Non fosse che King è un genio a disintegrare un eccellente romanzo proprio nel finale, i suoi romanzi sarebbero capolavori. Quanto ai film tratti dai libri: è una regola generale che facciano cagare (con poche eccezioni), perché in un film non puoi raccontare tutto quello che racconti in un romanzo - poi, ce lo voglio vedere un regista a raccontare anche solo il 10% di quello che c'è in un tomo come It: dovrebbe girare non un film, ma una "fiction" infinita (e noiosa, alla fine della fiera) come quelle che ci ammannisce la bah-visione di stato.

Anonimo ha detto...

stai scherzando? vero bekks? conosci il finale di It, del libro intendo. Hai presente cosa fa Beverly ai suoi amici? hai presente come poi termina il romanzo? It un bel ragnone e come viene sconfitto? non te lo devo dire io. Specie la parte di Beverly. Quella in particolare sembra degna di un fotoromanzo porno non di un romanzo che aspira (secondo i fans) ad essere un capolavoro.
I film fanno cagare perché i romanzi (alcuni romanzi) fanno cagare.
Misery deve morire, che è un buon romanzo, difatti è anche un buon film. Non è sempre così ovviamente ma se il plot si basa su un buon romanzo e se il regista è bravo esce fuori una prestazione da oscar. come nel caso della Bates.
It non è un buon libro. L'ultimo film uscito non so come sia perché lo devo ancora vedere. Il precedente film del 1990 era molto mediocre.
In ogni caso la mia critica è prevalentemente sul romanzo It non sul film, quindi non capisco a cosa serva spostare i paletti.
Anche la polemica sulla tv di Stato è veramente fuori contesto.

Però se tu parli da fans posso capirti. I fans ragionano in maniera strana. curiosa. Per loro un uomo diventa un mito e il mito non si critica mai. A prescindere.

adal

Bekks ha detto...

Non sono un fan; e in effetti ho proprio posto l'accento sul fatto che il finale di It ha completamente distrutto l'impianto di un romanzo che avrebbe potuto essere eccezionale. Questo è un vizio che King ha per tutti i romanzi che scrive, salvo pochissime eccezioni come, appunto, "Misery non deve morire". E ribadisco il fatto che It è un tomo e richiederebbe un "serial" di non so quante stagioni per raccontare tutto; e questi "serial" sono sempre estremamente noiosi, perché non finiscono mai (quanto al fatto che la pisciovisione di stato sia specializzata nel produrre questo genere di "serial" è scontato ed era pleonastico precisarlo).

Anonimo ha detto...

su questo siamo d'accordo ma io ponevo l'accento sul fatto che It non è un capolavoro non sul fatto che le trasposizioni televisive del romanzo siano più o meno mediocri. Pongo anche l'accento sul fatto che le trasposizioni sono più o meno mediocri perché il romanzo è mediocre.
In ogni caso, per evitare di continuare la discussione all'infinito in un blog che non è il nostro, se sei interessato a continuare forse è il caso di farlo tramite email. la mia email è adal1274@yahoo.com

Adal

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