domenica 2 ottobre 2016

Zagrebelsky

Ho sempre conosciuto Gustavo Zagrebelsky solo per aver letto spesso di lui e delle sue battaglie in difesa della Costituzione, niente di più. Dopo averlo visto in tv dibattere con Renzi, mi sono fatto anche un'idea del tipo di persona, e mi ha lasciato piacevolmente impressionato. Mi piace il suo parlare tranquillo, riflessivo, ponderato ed esposto sempre con la preoccupazione che ciò che dice non venga frainteso. Non so se dal duello televisivo con Renzi sia uscito perdente o vincente, né fondamentalmente mi frega niente di saperlo. Zagrebelsky è un accademico e il dibattito televisivo, coi suoi tempi stretti, contingentati, non è certo l'ambiente a lui più favorevole per poter rendere con efficacia il suo argomentare, a differenza di Renzi che vive di slogan e frasi fatte e che quindi in tv si trova a casa sua.
Il costituzionalista si è sfogato, il giorno successivo al dibattito, dicendo che si è trattato di un confronto perfettamente inutile e che la distanza che lo separa da Renzi è troppo grande. Non relativamente ai contenuti, questo era noto, ma culturalmente, e questa cosa mi ha abbastanza confortato, devo ammettere; se dal punto di vista culturale avesse infatti riconosciuto avere qualche affinità con Renzi, magari avrei potuto provare una punta di delusione.

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