giovedì 27 ottobre 2016
Luciano Rispoli
Sarebbe fin troppo facile cedere alla tentazione di paragonare la tv di adesso a quella degli anni in cui era fatta da personaggi come Luciano Rispoli (foto), che se n'è andato oggi. Intendiamoci, non è che allora in Rai fosse tutto buono e bello, ma la tv di qualità prevaleva nettamente su quella di scarsa qualità, e tra quelli capaci di fare la differenza c'erano personaggi come Rispoli, che proponevano trasmissioni intelligenti, garbate, senza urli, volgarità, senza inviati perennemente collegati da ogni luogo di tragedia. Ecco, Rispoli faceva quella tv lì. La sua Parola mia, ad esempio, è stata per me e la mia famiglia un appuntamento fisso. Una trasmissione tutta incentrata sull'insegnamento del corretto uso della lingua italiana, proposto in maniera stimolante da Rispoli assieme a uno dei più autorevoli linguisti italiani, il leggendario professor Gian Luigi Beccaria (immagine qui sotto).
Sarà forse perché col passare degli anni la innata tendenza a considerare migliori le cose del passato, rispetto a quelle del presente, si fa via via sempre più forte, o sarà forse per altri motivi, non so, fatto sta che quella tv lì, quella dei Rispoli e dei Beccaria, adesso non c'è più. E io devo molto a loro, perché so che un po' della mia passione per i libri e la scrittura viene anche da lì.
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