sabato 15 ottobre 2016

10 anni di blog

Il primo post su questa piattaforma lo vergai il 10 ottobre 2006. Da allora sono passati 10 anni e 6493 post. In due lustri sono naturalmente cambiate parecchie cose. Il mio sito internet, ad esempio, quello che linko in quel breve post di benvenuto, non esiste più, così come non esiste più la mia newsletter (ebbene sì, all'epoca avevo addirittura una newsletter con ben 15 iscritti: a pensarci ora mi viene un sorriso). Il sito che questo blog ha sostituito me l'ero costruito da me utilizzando i ben 115 (mi pare) megabyte che il portale libero.it metteva a disposizione all'epoca. Le pagine le assemblavo inserendo manualmente il codice html nel corpo dei file creati con la suite OOo (openoffice.org) e le modificavo sempre manualmente, inviando poi sul server la pagina modificata tramite un programma apposito di cui non ricordo più il nome. Giusto per dare un'idea, strutturalmente il mio sito assomigliava a quello di Maurizio Antonelli (link qui), colui che all'epoca ebbe tanta pazienza a starmi dietro quando muovevo i primi passi con Linux e che dovrebbe ancora essere tra i pochi lettori di questo blog.
Nel 2006 le mie figlie erano a cavallo tra le elementari e le medie, oggi sono entrambe all'Università e io comincio a mostrare filamenti bianchi in testa e in mezzo alla barba che all'epoca non avevo.
Ricordo parecchi episodi curiosi, accadutimi in questi 10 anni e relativi alla mia attività di blogger. Uno, ad esempio, riguarda un post che scrissi su YourStore, un'azienda (un sunto della vicenda che la riguarda è qui) di vendite on line di cui si occupò pure la nota trasmissione Mi manda Raitre. Il post che scrissi diventò, grazie al passaparola, il punto di riferimento di tutti quelli che si ritenevano truffati dall'azienda in questione, i commenti in calce al post cominciarono a piovere a decine e le visualizzazioni erano nell'ordine di diverse migliaia al giorno. Fui addirittura contattato dalla redazione di Mi manda Raitre e mi venne chiesto se fossi interessato a partecipare alla relativa puntata, dal momento che il mio blog era diventato il "collettore", diciamo così, di tutti i presunti truffati dall'azienda. Declinai l'invito e non se ne fece niente. Dopo un certo periodo di tempo decisi di cancellare quel post - nel frattempo avevo ricevuto anche alcune mail, da parte di sedicenti funzionari dell'azienda, in cui mi si chiedeva insistentemente e senza troppi giri di parole di non rompere i coglioni - e di chiudere questa storia perché mi ero reso conto che stava diventando più grande di me.
Un altro episodio che ricordo con un sorriso (adesso, allora mi incazzavo come una iena) riguarda un tale, un berlusconiano sfegatato, che per un certo periodo di tempo imperversò su queste pagine con commenti pieni di insulti, minacce di querele e di ogni tipo. Gestiva pure lui un blog: La mattanza del compagno, mi pare si chiamasse - un nome che è tutto un programma, no? Credo sia ancora on line ma l'ultimo post risale al 2010. Mamma mia, quante ce ne siamo dette! Se non ricordo male, a darmi manforte c'era all'epoca Romina, che oggi gestisce un suo blog molto bello e di cui sono assiduo lettore.
Oggi i blog sono praticamente morti. Beh, forse proprio morti no, ma bloggare è rimasta comunque un'attività di nicchia, a cui ancora indulge chi vuole un po' tenersi fuori dal flusso velocissimo, convulso e superficiale di notizie (e spesso di scemenze) che è sostanzialmente la caratteristica principale dei social oggi maggiormente in voga. Non faccio lo snob, intendiamoci, un profilo su facebook ce l'ho anch'io, ma la quantità di tempo che gli dedico è infinitamente minore di quella che dedico a leggere libri o a venire qui a scrivere. Diciamo che vedo chi blogga come l'equivalente dell'audiofilo che ogni tanto va ancora in negozio a comprare dischi in vinile, laddove impera ormai la fruizione della musica in streaming.
Credo che continuerò a bloggare. In primo luogo perché mi piace farlo, in secondo luogo perché lo zoccolo duro dei miei 42 lettori magari se ne avrebbe a male se smettessi.
O forse no, chissà.

5 commenti:

Romina ha detto...

Andrea, complimenti! :) Dieci anni sono un bellissimo traguardo, considerando che i blog durano in genere molto meno. Io arriverò a dieci anni il prossimo 12 gennaio.

Ricordo bene lo scatenato blogger che ci aveva inseriti nella sua lista nera e che qui disturbava parecchio. Quando si parla di politica purtroppo capita questo e altro, e bisogna avere lo stomaco forte per tollerare certi toni. Ma che strano, però, mi sembra che sia passato un secolo da allora.

A parte ciò, fai bene a continuare a scrivere. I blog sono ormai di nicchia, però qualcuno li legge comunque. Inoltre, gestire un blog è una forma di socializzazione intelligente. Mai mollare. ;)

Andrea Sacchini ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Andrea Sacchini ha detto...

Beh, appuntamento al 12 gennaio per i festeggiamenti, allora. Non mancherò e... complimenti anche a te!
Ciao, Romina :)

Anonimo ha detto...

per me il tuo blog è un sito fondamentale nella mia lista dei preferiti. Se lo chiudi mi dispiacerebbe molto

adal

Andrea Sacchini ha detto...

Grazie. Spero di tenerlo aperto per un altro decennio ;)

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