sabato 23 maggio 2015

Codici etici in soffitta



È molto tenera l'immagine del bacio tra ‪Renzi‬ e De Luca, vero? "Per lui impegno totale", slinguetta beatamente il tipo di Rignano tra gli abbracci e le effusioni. Pochi notano che l'impegno profuso nel sostegno al candidato (condannato) campano per il ‪Pd‬, è intenso tanto quanto quello profuso per cercare di far dimenticare quanto prevedeva il Codice etico in allegato al programma che, sempre il Pd, sbandierava alla vigilia delle elezioni politiche del febbraio 2013.
L'ha scovato il sempre attento Malvino, che ha pubblicato sul suo blog (http://tinyurl.com/nzjya6y) una schermata (la vedete nell'immagine) del famoso codice etico di cui sopra. "Neanche candidarli, quelli condannati. Via dalle liste, a ogni tipo di elezione. Anche se condannati solo in primo grado? Sì, anche quella era condizione ostativa. Valeva solo per le liste del Pd? No, il Pd lo pretendeva anche per le liste dei partiti della coalizione che guidava."
Non è passata una vita, ma appena due anni, sufficienti per rimangiarsi i dettami di un codice etico e sperare che nessuno se ne accorga.

1 commento:

  1. purtroppo non per tutti i reati


    c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento; per un reato di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale e la personalità individuale; per un delitto per cui sia previsto l'arresto obbligatorio in flagranza; per sfruttamento della prostituzione; per omicidio colposo derivante dall'inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

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