Il teleimbonitore si è beccato in primo grado quattro anni per frode fiscale. Il processo è quello famoso che riguarda l'acquisizione dei diritti tv di Mediaset - Fininvest acquistava film americani non direttamente dalle major, ma da una serie di intermediari e sottointermediari; il prezzo in questo modo si gonfiava e la "cresta" veniva stornata a beneficio della famiglia Berlusconi. Questo, almeno, è quanto ha certificato la sentenza.
Poi c'è l'ilarità che nasce dalla lettura delle reazioni di galoppini e tirapiedi vari del cavaliere, che sostanzialmente sono accomunate dal solito ritornrllo, che nel corso dell'ultimo ventennio abbiamo sentito più volte: è una sentenza politica! Tra queste, quella che spicca per... vabbe', diciamo ilarità, per non dir di peggio, è quella di Alfano: "Una condanna inaspettata e incomprensibile". Che una sentenza risulti incomprensibile ad Alfano, è... comprensibile: basta guardarlo un po', per rendersene conto. Ma l'apice dell'ilarità arriva con quest'altra perla:
"Siamo certi che i prossimi gradi di giudizio gli daranno ragione, e speriamo che questi giudizi giungano in fretta". Naturalmente il tipo dallo sguardo intenso e penetrante sa benissimo che se per arrivare a una sentenza di primo grado ci sono voluti quasi dieci anni di indagine e sei di processo, dipende dal fatto che, scrive Repubblica, nel mezzo ci sono stati "richieste di ricusazione avanzate dai legali e l'istanza di astensione presentata dal giudice. E ancora slittamenti dovuti al Lodo Alfano e al conseguente ricorso alla Consulta, richiesta di trasferimento del procedimento a Brescia, legittimi impedimenti dell'allora presidente del Consiglio Berlusconi e cambi di capi d'imputazione".
Insomma, il cavaliere ci ha provato in tutti i modi; ha messo in campo tutto il suo arsenale di leggi e leggiucole ad personam per cercare di intralciare in tutti i modi il (già lento) corso della giustizia, ed evitare così di arrivare a sentenza. Peccato, stavolta gli è andata male. Qualcuno avvisi Angelino, quello che "speriamo che questi giudizi [i prossimi, ndr] arrivino in fretta".
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