Ma dove sarebbe questo "vuoto", questa "desertificazione spirituale" che vede Ratzinger? L'unica desertificazione che vedo io è quella che coinvolge la sua chiesa, basta guardare le statistiche e i numeri nudi e crudi. Una chiesa in profonda crisi a causa del calo delle vocazioni e della fuga lenta ma costante di fedeli.
"Che cosa significasse una vita, un mondo senza Dio, ai tempi del Concilio l
o si poteva già sapere da alcune pagine tragiche della storia, ma ora purtroppo lo vediamo ogni giorno intorno a noi".
Questo discorso vuole dire tutto e niente, perfetto prosieguo di una tradizione millenaria di discorsi fumosi coi quali si può (si vuole) fare intendere tutto e il suo contrario.
Cosa significa "un mondo senza Dio"? E come si fa a collegare questa supposta assenza a certe pagine tragiche della storia? La storia dell'umanità è costellata di pagine tragiche; vogliamo davvero credere che sono state tutte il frutto di un mondo senza Dio? Via, cerchiamo di essere seri. Pagine tragiche della storia dell'umanità sono state anche le Crociate, l'Inquisizione, gli abusi dei preti pedofili. E allora?
Io capisco che Ratzinger debba tirare acqua al suo mulino, debba cercare di coprire tutto il letto con una coperta che ormai è irrimediabilmente troppo corta, ma lo faccia senza raccontare palle, possibilmente.
giovedì 11 ottobre 2012
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