giovedì 15 novembre 2007

Due notizie di lavoro

Sono accaduti di recente un paio di fatti che hanno attinenza col mondo del lavoro. Uno campeggia in queste ore sulle prime pagine dei media e fa riferimento a una condanna per ingiuria inflitta dalla Cassazione a un capufficio reo di aver dato del lavativo a un dipendente (la frase incriminata sarebbe "non fai un cacchio" o qualcosa di simile).

La seconda ha avuto invece molto meno risalto (anzi, è stata quasi completamente ignorata). Questa cosa a mio giudizio è abbastanza curiosa, e dimostra come spesso nel dare le notizie in pasto al pubblico si privilegi la frase a effetto rispetto ai contenuti (anche se questo bene o male l'abbiamo sempre saputo). Comunque sia, la seconda notizia (segnalata da .mau. in questo post), riguarda l'approvazione di una leggina veloce veloce passata praticamente inosservata, e cioè l'obbligo del lavoratore che intende licenziarsi di usufruire di un apposito modulo reperibile gratuitamente nel comune di residenza.

In pratica, secondo questa nuova norma, il lavoratore per licenziarsi non può più seguire l'iter in vigore finora ma deve obbligatoriamente recarsi in comune a ritirare l'apposito modulo. La seconda cosa curiosa è che così, a prima vista, mi pare che la legge abbia una sua utilità, perché nelle intenzioni dovrebbe servire a contrastare l'odioso fenomeno dei datori di lavoro che al momento di assumere qualcuno gli impongono di firmare in bianco una lettera di dimissioni.

A questo punto ritorno alla mia perplessità iniziale: perché una volta che viene promulgata una legge utile non ne parla nessuno mentre si dà spazio a una notizia con caratteristiche "gossippare" e utilità prossima allo zero?

Ma forse ho già risposto nel secondo paragrafo.

3 commenti:

  1. L'idea non sembra male, ma che cosa impedirebbe al datore di lavoro di fare la stessa cosa? Basterebbe richiedere un moduloda ritirare in Comune in bianco, non mi sembra possa funzionare.

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  2. Ok, ho letto l'altro post, non avevo capito che i moduli hanno validità limitata.

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  3. Hai ragione, se lo segnalavo era più chiaro.

    Ciao.

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