lunedì 30 ottobre 2006

Chi è che ha fallito?

C'è qualcosa che non quadra nel titolo di questo articolo pubblicato oggi sulla versione online di Repubblica



Come prima cosa sarebbe interessante capire cosa si intende per "mondo": cosa vuol dire "il mondo ha fallito"? In pratica nell'articolo c'è semplicemente scritto che gli impegni che 180 capi di stato avevano preso in occasione del vertice mondiale dell'alimentazione tenuto a Roma nel 1996, e cioè di riuscire a dimezzare entro il 2015 il numero di quelli che muoiono di fame, non solo è ben lungi dall'essere raggiunto, ma va in contro tendenza, cioè la fame nel mondo aumenta invece di diminuire.

E allora, mentre leggevo questo articolo, mi è venuto in mente che l'anno scorso avevo pubblicato un pezzo sul mio sito internet in cui mi chiedevo che cavolo ci sta a fare la FAO. In genere, nei paesi normali, se un'istituzione o un ente non funzionano si smantellano; perché la FAO, visto che dopo 60 anni non ha ancora combinato niente, è ancora lì? Fortunatamente ho la buona abitudine di non buttare via mai niente, e infatti l'articolo è ancora lì al suo posto (anzi, mi farebbe piacere che ci deste un'occhiata).

Naturalmente le cause di questo clamoroso insuccesso sono molteplici: a cominciare dalla diminuzione dei fondi destinati al finanziamento di progetti agricoli, passati in circa vent'anni da 8 milardi di euro a poco più di 3; una notevole dose di "colpa" ce l'hanno le politiche "protezionistiche" adottate dai paesi ricchi per tutelare i proventi derivanti dalla propria agricoltura, e, da ultimo, la constatazione che - per colpa di chi non si sa - gli impegni e le promesse presi nel vertice mondiale del 1996 sono per gran parte rimasti lettera morta.

E intanto il 2015 si avvicina...

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