martedì 17 maggio 2016

Martelli pneumatici e cose belle della vita

Capitano delle cose molto belle, a volte, nella vita. Ad esempio, uno arriva a casa verso le tre e mezza del pomeriggio dopo nove ore di magazzino e pensa: adesso doccia e, a seguire, due ore di spaparanzo sul letto con un bel libro e la finestra aperta, ché è primavera inoltrata e si sente il canto degli uccellini.
Il poveretto però non sa che sulla via qui fuori c'è una perdita di acqua che zampilla allegramente dall'asfalto. E chi viene ad aggiustare la perdita? Ma quelli di Hera, naturalmente, con nell'ordine: un camion, una ruspa tipo bobcat e un furgone, e da dentro il furgone cosa salta fuori? Ma un bel martello pneumatico, è logico,  un arnese paradisiaco - avete presente, no? - che una volta in funzione produce dei suoni così gradevoli e deliziosi che in confronto il cinguettio degli uccellini è fastidioso come una canzone di Gigi D'Alessio. Quindi la situazione si presenta più o meno così: il martello pneumatico spacca l'asfalto, la ruspa raccoglie i detriti e li deposita molto delicatamente, come potete immaginare, nel cassone del camion, il tutto a 50 metri dalla finestra, aperta (è primavera, no?), che dà sulla camera dove un poveretto, steso sul letto dopo nove ore di magazzino, aveva immaginato di potersi rilassare un po' con un nuovo libro di racconti di Stephen King. Sono cose belle, no?
(Ah, dimenticavo, il bobcat ogni volta che fa retromarcia attiva il cicalino di segnalazione, una sorta di gradevolissimo beeep beeep in grado, dopo al massimo cinque minuti, di procurare piaceri simili a estasi, perché la delizia deve essere totale, altrimenti che delizia è?)

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