giovedì 15 febbraio 2007

The italian portal tourism is cooming soon (forse)

Non so se avete presente Fabio e Mingo, gli equivalenti di Stanlio e Ollio di Striscia la Notizia, che ogni tanto vengono inviati a documentare sprechi e soldi pubblici buttati al vento in varie parti della nostra penisola: strutture iniziate e mai finite, ospedali finiti e mai entrati in funzione, ecc...

C'è una struttura che è costata l'equivalente di un intero ospedale (se non di più), ma che, a differenza delle strutture che citavo prima, non ha una consistenza fisica ma è sotto forma di bit: cioè un sito internet. Più precisamente è un portale, che nelle intenzioni di chi l'ha creato (anzi, per adesso solo "ideato", visto che ancora non è operativo) sarebbe dovuto diventare il punto di riferimento per la promozione turistica, via internet, del patrimonio culturale, ambientale e agroalimentare del nostro paese.

Questo progetto, nato in piena era Berlusconi, era inserito all'interno dell'ambizioso progetto di digitalizzazione dell'Italia tanto strombazzato dall'esecutivo precedente (io sono ancora senza copertura adsl). Questo portale è stato anche reclamizzato all'interno del famoso libretto, inviato dal governo Berlusconi a tutte le famiglie italiane, intitolato "L'innovazione digitale per le famiglie" (il relativo sito è - guarda a caso - "temporaneamente" non disponibile). Attraverso questo portale sarebbe stato possibile (sempre nelle intenzioni) accedere a tutta una serie di servizi, quali: prenotazione online delle vacanze, interazione diretta con le strutture e le caratteristiche delle varie regioni d'Italia al fine di poter conoscerne le peculiarità, valorizzazione del patrimonio culturale del nostro paese. In pratica una sorta di "sito di benvenuto" e di presentazione del nostro paese al turista che avesse intenzione di passare da noi.

Il progetto è partito ufficialmente a marzo 2004, e, visto che siamo ormai abbondantemente entrati nel 2007, dovrebbe quantomeno essere online con alcune funzionalità. Ecco invece cosa succede cliccando su Italia.it:



A distanza di 3 anni il portale non è ancora attivo (è in fase di realizzazione), anzi non esiste proprio. Mentre invece esistono e sono reali i soldi spesi per realizzarlo: 45 milioni di euro, che avrebbero dovuto essere utilizzati per la promozione del sito a livello mondiale, realizzazione della piattaforma digitale e acquisizione dei primi contenuti, ma che a tuttora non si capisce bene che fine abbiano fatto (non sono riuscito a trovare un sito che lo spieghi, se ci riuscite voi segnalatelo pure nei commenti).

Mi sa che mi toccherà scrivere un'e-mail a Striscia.

3 commenti:

  1. Che vergogna, inoltre se apri la pagina con un browser alternativo (opera), questa non viene aperta correttamente. Effettivamente è il bigliettino da visita che meglio ci rispecchia, o no?

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  2. quarantacinquemilioni di euro!!!!!!!

    Ma è la finanziaria!!!

    Porco mondo cane boia.

    45 45 45 45 milioni di euro??????

    ma hai sentito dei 133 aerei che hanno comprato dall'america?

    Costano uno sproposito...

    Ma se dicono che non ci sono più i soldi ,allora,dove li prendono?
    a noi per la scuola dei nostri figli ci chiedono i soldi per la minuteria!!!!

    Mi sa che è ora di fare qualcosa di serio contro questi mostri mangiasoldi,e destra e sinistra uguali sono!!!


    povera italia

    ciao Maurizio

    RispondiElimina

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