venerdì 16 febbraio 2024

Navalny e noi

Chi ha letto La Russia di Putin, di Anna Politkovskaja, o qualunque altro suo libro, forse non è troppo stupito della morte di Navalny. Nella Russia di Putin, come in molti altri posti al mondo, non si può dissentire né contestare il potere se non pagando prezzi molto alti, purtroppo.

Detto questo, a me piacerebbe che la stessa, sacrosanta indignazione per la morte di Navalny fosse dedicata a Julian Assange, perché anche noi abbiamo le nostre pagine oscure.

5 commenti:

  1. Io sarò ingenuo e anche cattivo, ma spiegatemi perché questi russi che eliminano i dissidenti non fanno fuori l'unico che rompe le uova nel paniere. E non ditemi che è inavvicinabile. E' praticamente l'uomo più in vista del mondo.

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    1. Perché anche se Putin è detestato da larga parte della popolazione russa, i russi se lo tengono perché vedono in lui un baluardo contro l'occidente. Lo spiega Dario Fabbri nei primi due minuti di questa lezione: https://youtu.be/OwF9zWRUIvc

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    2. Non intendevo Putin.. ☺️

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