È stato pubblicato qualche anno fa un ottimo saggio di Gianrico Carofiglio chiamato Della gentilezza e del coraggio. Breviario di politica e altre cose, in cui lo scrittore descrive questa e altre fallacie logiche nella comunicazione politica pubblica. È un saggio breve, poco più di un centinaio di pagine, ma istruttivo e illuminante nell'analizzare queste tecniche.
Ma torniamo all'argomento fantoccio. Un esempio a caso tra i tanti che si potrebbero menzionare è evocare "processi alle forze dell'ordine", come ha fatto ieri Tajani. Dove si nasconda qui la fallacia logica è abbastanza evidente. Chi infatti chiede che le forze dell'ordine rispondano di eventuali abusi non invoca processi generalizzati a tutti, ma solo a chi si è reso responsabile dei suddetti abusi. La generalizzazione di Tajani è una fallacia logica che ha lo scopo di spostare surrettiziamente la discussione sul secondo argomento (processi generalizzati a tutti gli appartamenti delle forze dell'ordine) per contrastare il primo (processi ai soli responsabili di abusi). Lo scopo è di buttarla in caciara ed evitare di affrontare il nocciolo della questione.
È una tecnica utilizzatissima anche sui social, spesso in maniera del tutto involontaria. Mi è capitato, sempre in riferimento alle proteste per chiedere il cessate il fuoco a Gaza di venerdì, di leggere ad esempio cose tipo: "Ci dovrebbero essere motivi più seri per cui protestare, come lavoro, sanità..." Anche qui l'evidenza della fallacia logica, che in questo caso fa leva sul noto "benaltrismo", è evidentissima: il secondo argomento è fittizio e viene messo in campo con lo scopo di evitare di dibattere sul nocciolo della questione (gli abusi) e mettere così in difficoltà l'interlocutore.
Il modo per venirne fuori è abbastanza semplice: restare sul punto. L'interlocutore ti vuole portare fuori dal nocciolo della questione? Tu tieni il punto. Rimani sul nocciolo. Non è sempre facile farlo, anche perché la tentazione di seguire l'interlocutore nel suo tentativo di cambiare oggetto del dibattere è spesso fortissima, ma bisogna farlo. E con un po' di allenamento ci si riesce.
A sostegno di quanto scrivi, oggi il ministro urla: "Giù le mani dalle forze dell'ordine". Parrebbe legittima come affermazione ma nessuno le ha delegittimate. Tutt'al più , con certi comportamenti, si delegittimano da soli.
RispondiEliminaGiù le mani dai nostri ragazzi!
Concordo totalmente. Ciao Sari.
Elimina