domenica 14 marzo 2021

È morto a causa del vaccino?

La schermata che vedete qui sopra è tratta da Il resto del Carlino, uno dei quotidiani più diffusi in Emilia-Romagna e nelle Marche. Se il titolo fosse stato "Insegnante muore dopo essere andato dal gommista a cambiare le gomme alla sua auto", chi l'avesse letto cosa avrebbe pensato? Probabilmente a un errore del giornalista, oppure a un suo delirio causato da abbondanti libagioni. In ogni caso, nessuno avrebbe messo in correlazione la visita dal gommista con la successiva morte dell'insegnante. 

Un titolo messo giù in questo modo, cosa suggerisce? Che la relazione tra l'assunzione del vaccino e il decesso ci sia, sia palese. Peccato che nel relativo articolo in più di un punto sia chiaramente scritto che di questa relazione non vi è alcuna prova. Vi si legge infatti (neretto mio): "Il vaccino fatto dieci giorni fa, uno stato fisico che, per ragioni ancora da accertare, nei giorni successivi va via via scemando", e ancora: "...ora sarà necessaria un’inchiesta per capire [...] se esiste una correlazione tra la stessa [la morte] e il vaccino di AstraZeneca."

Ora, una persona mediamente intelligente e con una minima capacità di ragionamento e discernimento, non ha difficoltà a capire che un decesso che avviene dopo l'assunzione di un farmaco (oltretutto, dopo dieci giorni, come si legge nell'articolo) può essere anche frutto di una coincidenza e che non ha alcun senso, prima delle verifiche, ricorrere all'automatismo vaccino = morte. Il problema è che la maggior parte dei lettori del Carlino farà, purtroppo, questo automatismo, con tutto ciò che ne consegue quando dovrà decidere se vaccinarsi o no.

Naturalmente la correlazione non è da escludere, ma finché non sarà provata che senso ha fare un titolo di questo genere? Più in generale, che senso ha fare un articolo del genere? Diverso sarebbe stato il caso in cui, dopo tutti gli accertamenti e le indagini del caso, fosse emerso che il vaccino ha realmente causato la morte dell'insegnante, ma questa prova non c'è e, sono convinto, non ci sarà neppure al termine delle indagini, quando verranno alla luce le vere cause del decesso.

Questo articolo, come tantissimi altri in circolazione (anche Repubblica si è convertita al sensazionalismo acchiappa-clic), è l'ennesima dimostrazione di cosa è diventato il giornalismo oggi e relativi giornalisti. Quel giornalismo che poi, ipocritamente, si straccerà le vesti quando racconterà con indignazione che tantissimi italiani rifiuteranno di vaccinarsi. Quel giornalismo così bene descritto dal sempre ottimo Leonardo Tondelli in questo suo post.

10 commenti:

  1. Si stanno scatenando gli antivaccinisti.. non aspettavano altro. Che Paese.. :(

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  2. i titolisti sono gente cinica che pensa solo a portare a casa la pagnotta per conto terzi (cioè del giornale)
    massimolegnani

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  3. (pure io vorrei un nuovo illuminismo) e viste le ultime notizie mi sa che solo in autunno torneremo a una specie di vita normale. Io mi auguro solo di non essere licenziato (visto che ormai le prospettive di riaperture vere del cinema sono lontanissime) e mi metto nei panni di tutti i lavoratori stagionali e anche i proprietari di ristoranti/alberghi eccetera visto che si sta avvicinando la stagione estiva... mio cugino che ha un bar è sfinito...

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    1. In autunno? Sei ottimista.
      In bocca al lupo per il lavoro.

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  4. Esatto...cosa sono diventati i giornalisti... hanno una responsabilità morale in tutto questo, senza considerare che ormai il 60-70% di chi legge si ferma solo al titolo.

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    1. Vero. E il dramma è che di questa responsabilità si rendono perfettamente conto.

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  5. Ciao Andrea, purtroppo la questione vaccini è stata gestita male da tutti, dalla Francia e la Germania che hanno agito senza basi scientifiche e gli altri Stati che per ragioni solo politiche di bottega gli hanno seguiti e la solita Europa assente.
    Un caro saluto. fulvio

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