domenica 2 agosto 2020

La versatilità dei migranti

I migranti sono il jolly che può fare vincere qualsiasi mano, il capro espiatorio su cui convogliare il rancore, la paura e l'insoddisfazione generalizzata le cui cause sono da addebitare a tutto tranne che a loro. Così, di volta in volta, a seconda del problema contingente, li si può incolpare del tasso di criminalità del paese, della mancanza di lavoro, della crisi economica, di inesistenti invasioni, di infondati progetti di sostituzioni etniche e quanto di più fantasioso offra il mercato.
L'ultima colpa che hanno, in attesa della successiva, è di essere responsabili dell'aggravarsi, in alcune zone d'Italia, della pandemia che tutti, stupidamente, credevamo esserci messa ormai alle spalle.
Il ragionamento non fa una grinza, se ci pensate; nell'ultimo periodo c'è stato un aumento degli sbarchi e vuoi che tutta 'sta gente che arriva non ci porti altro virus? Se in autunno, come molti esperti temono (sperando che si sbaglino), ci sarà un riaggravarsi della situazione con annesse altre restrizioni, di chi sarà la colpa? Dei migranti arrivati sugli ultimi barconi, è naturale, mica dell'esercito di incoscienti che in ogni parte dello stivale avrà trascorso l'estate fregandosene bellamente di mascherine, distanziamenti e di ogni basilare regola di prevenzione contro il virus, sapientemente aizzati da politicanti (uno in particolare, sempre quello) che si vantano di apparire sui media senza mascherine e in spregio a qualsiasi forma di cautela.
Chi se ne frega? Tanto ci sono i migranti, possiamo stare tranquilli, la colpa sarà comunque loro.

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