Stavo pensando che tutto il lungo elenco di personaggi del mondo del cinema, venuto fuori dopo che con Weinstein si è aperto il vaso del porcame, è per me, salvo alcune eccezioni, composto di perfetti sconosciuti. Certo, Hoffman lo conosco, è naturale - se non ricordo male è stato tirato in ballo pure lui - e anche la figlia di Dario Argento. Non perché abbia visto qualche suo film, figuriamoci, solo perché anni fa mi pare fece scalpore una sua immagine in cui limonava con un Dobermann (mi pare fosse un Dobermann ma potrei anche sbagliarmi, comunque era un cane di grossa taglia) e quella immagine, e relative polemiche, mi è rimasta in mente.
Per il resto, buio assoluto. Anche 'sto Brizzi, di cui si parla molto in questi giorni, è per me un perfetto sconosciuto. Ma è colpa mia, ammesso che di colpa si tratti. I cinema li frequento rarissimamente e film a casa ne vedo ancora meno. Giusto qualche serie televisiva.
mercoledì 15 novembre 2017
Molestie da sconosciuti
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Brizzi è regista di "capolavori" del tipo: indovina chi viene a natale,maschi contro femmine, seguito da un altro film dal titolo originalissimo: femmine contro maschi. Ma il suo film più conosciuto è notte prima degli esami.
RispondiEliminatutti questi film si inseriscono nella galassia delle commedie italiote di dubbio livello. Oscillano tra il sufficiente è il mediocre.
Riguardo Asia Argento ci sarebbe ancor meno da dire. Iniziò a farsi vedere nel film horror La Chiesa di Michele Soavi, del 1989 prosegui la sua carriera quando il padre era già in fase calante. Esordì nei film di Argento in Trauma del 1993 e da allora continua a bazzicare il cinema nostrano e non solo con una recitazione che definire mediocre è un complimento.
In confronto a lei la Bellucci è la Magnani. Non dico altro.
adal
Dei film di Brizzi che hai citato non ne ho visto nemmeno uno, anche se di alcuni, tipo Notte prima degli esami, ho sentito parlare. Il film La chiesa, invece, lo vidi e me lo ricordo, era il periodo in cui avevo un certo interesse per le pellicole di quel genere.
RispondiEliminaLa chiesa non è che fosse un film bruttissimo. A livello registico era pure passabile tuttavia la recitazione era penosa e la trama piuttosto sconclusionata. Era il periodo in cui si tenteva di imitare Dario ARgento ma con alterni risultati, di solito mediocri.
RispondiEliminaSpettri, per esempio, di Marcello avallone, doveva crera quell'atmosfera stregonesca e magica che è presente nei primi film di Argento. Fallì miseramente.
adal