martedì 5 settembre 2017

Più in là della nazionalità non si va

La stragrande maggioranza dei commenti lasciati dalle internettiane genti, relativi al fattaccio accaduto qua a Rimini, sono incentrati esclusivamente sulla nazionalità degli autori della nefandezza. Pochi, per non dire inesistenti, gli utenti, tipo lo scrivente, impressionati dalla giovanissima età di questi ragazzi (tre su quattro sono minorenni). Un episodio di una tale tragicità, che avrebbe dovuto essere stimolo per riflessioni di una qualche sostanza e serietà, è solo servito a dare il La a un vorticoso fiume di stupidaggini condite di razzismo e ignoranza, niente oltre a questo. Niente, dài, siamo una civiltà ormai al capolinea.

3 commenti:

Franz ha detto...

"Daje ar migrante" è lo sport nazionale qui in quest'Italia razzista. Nessuno, qui, si renderà mai conto che la popolazione italiana stessa è un coacervo di etnie diverse - abbiamo più varietà noi di quanta ce ne sia nell'intero continente africano! Il fatto che questi siano quattro ragazzi annoiati allevati da genitori assenti e con la convinzione di poter fare quello che vogliono proprio perché sono giovani non scolla il pelo del culo a nessuno: basta che siano stranieri per poter alimentare la caldaia del razzismo. Scommetterei che questi qui sono già italiani di seconda se non di terza generazione, comunque.

Andrea Sacchini ha detto...

Siamo per gran parte un popolo di ignoranti, e agli ignoranti si può dare a bere qualsiasi cosa, basta leggere la prima pagina di Libero di stamattina.

Franz ha detto...

Con "libero di sparar vaccate" spari sulla croce rossa...

Anarchici in famiglia

A volte invidio la vita "anarchica" di Francesca, mia figlia minore, anche se spesso non concordo con le sue scelte. Anarchica nel...