Personalmente sono favorevolissimo a rendere obbligatorie le vaccinazioni per decreto pena l'esclusione dalla scuola pubblica. Già adesso l'ingresso viene ad esempio negato a chi arriva in ritardo o non paga la retta, non vedo perché non si possa negare a chi, a causa di un suo comportamento scellerato, mette a rischio la salute di tutti (oltre alla propria, ovviamente). La ridicole obiezioni che l'obbligatorietà potrebbe ledere il diritto allo studio, sancito dalla Costituzione, non stanno né in cielo né in terra, perché se è vero che il suddetto diritto è di tutti, a maggiore ragione è di quelli, meno fortunati, che a causa di patologie gravi che hanno ricadute sul normale funzionamento del sistema immunitario i vaccini non li possono fare - per essi rappresentano realmente un pericolo. Chi si vaccina, quindi, e questo proprio nella zucca di tanti non vuole entrare, non protegge solo se stesso, protegge anche chi, per cause indipendenti dalla sua volontà, è maggiormente a rischio perché i vaccini non li può utilizzare. Vaccinarsi, quindi, anche come atto di responsabilità sociale. Non è un concetto difficile da incamerare, o almeno non dovrebbe esserlo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento