Credo che la infelice (eufemismo) uscita di Debora Serracchiani sulla maggiore o minore inaccettabilità di uno stupro, secondo lei determinata dallo status di chi lo commette, si possa spiegare in due modi. Il primo è che l'esponente pidina pensi realmente ciò che ha detto e che quindi abbia espresso il concetto in buona fede, convinta della sua giustezza; il secondo è che la signora Serracchiani conoscesse benissimo fin da subito la fallacia del suo pensiero ma che l'abbia esternato ugualmente per meri motivi di ricerca di consenso da parte di un certo tipo di elettorato, e non è difficile capire quale. In ambedue i casi, la signora da questa storia esce male, anzi malissimo.
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