giovedì 9 febbraio 2017

L'intelligenza di Federico Braschi

Federico Braschi è stato eliminato subito da quella specie di circo dell'inutile che è Sanremo. La sua eliminazione ha suscitato l'immediato commento idiota, l'ennesimo, dell'idiota per eccellenza che bazzica per il web. Federico ha dimostrato fin da subito l'intelligenza che è propria di ogni artista, di ogni persona che faccia uso dei propri talenti e della propria sensibilità per creare arte, sia essa musica, poesia o quello che ognuno associa a questo sostantivo. E l'ha fatto evitando di ribattere a Salvini e di infilarsi in un improduttivo battibecco, ma invitandolo semplicemente ad ascoltare il brano, un brano che parla di immigrazione e che per questo ha suscitato gli strali del piccolo uomo con la felpa. Braschi è stato intelligentissimo, ha dato l'illuminato esempio del modo migliore per combattere quelli come Salvini: ignorarli. Perché questa gente qui se la ignori muore, è finita. E Braschi, ignorandolo, ha dimostrato la infinita superiorità che è propria dell'artista vero rispetto a chi intende l'arte al massimo come una gara di rutti a un raduno della lega. I commenti beffardi di Salvini per l'eliminazione di Braschi credo siano la migliore vittoria che il cantautore santarcangiolese potesse portare a casa.

2 commenti:

  1. A proposito di Festival, io, come al solito, non lo seguo. Ho fatto un veloce zapping due giorni fa e sono incappato in una mediocre canzone di Albano.
    Per il resto come butta? stai senguendo qualcosa? sai dirmi come sono le canzoni quest'anno?

    Adal

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  2. No, non lo sto seguendo, mi limito ad ascoltare qualche pezzo qua e là su YouTube quando ho voglia. Per ora ti posso solo dire che la canzone di cui ho parlato nel post non è male, anche se a un primo ascolto può risultare non troppo orecchiabile. Non mi sembrano male neppure i pezzi della Mannoia e della Turci. Leggo sui social che pure quella di Giorgia non è male ma non l'ho ancora sentita.

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Buon Natale :-)