Che questa benedetta via gli sia dedicata e la faccenda sia chiusa lì. Con tutto quello che succede nel nostro paese, il paese dei facili e disinvolti revisionismi storici e delle spericolate riabilitazioni postume, la cui proliferazione è da sempre agevolata dalla spessa coltre di ignoranza storica riguardo al nostro passato recente - su quello più remoto stendiamo un velo pietoso -, con tutto quello che succede, dicevo, non sarà aggiunta di maggior nocumento alle già agonizzanti credibilità e autorevolezza nazionali l'intitolazione di una via al grande statista socialista. Si faccia, ordunque, e si prenda ogni accorgimento affinché la scelta cada su una via di periferia, poco conosciuta e poco frequentata, possibilmente isolata. Si faccia e ci si tolga così una volta per tutte il doloroso dente, onde poter di nuovo convogliare le tonnellate di discussioni al riguardo verso argomenti più nobili, tipo ad esempio la De Filippi a Sanremo.
domenica 22 gennaio 2017
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento