Il ministro Delrio dice che il governo stanzierà immediatamente 1,8 miliardi di euro per mettere in sicurezza le tratte ferroviarie regionali. Come da prassi, ci vuole una tragedia (prima) per intervenire (dopo), difficile che si intervenga prima evitando di recriminare poi: ormai la storia la sappiamo. Adesso è il triste festival dei "se": se il raddoppio della linea si fosse fatto prima, se ci fosse meno burocrazia, se si spendessero soldi per queste opere invece di vaneggiare di ponti sullo stretto, se quel cazzo di semaforo diventato verde fosse rimasto rosso, se non ci fosse stata incomprensione tra le due stazioni entro cui si è verificata la tragedia, se su quel tratto ferroviario fossero stati installati più moderni mezzi di comunicazione, invece del desueto blocco telefonico ecc. Ognuno può usare il "se" che preferisce in attesa che le inchieste ci dicano esattamente cosa ha provocato il disastro.
Siccome mi è capitato di leggere commenti dei soliti idioti del tipo "queste cose succedono solo al sud", vorrei ricordare a chi ha la memoria corta che appena pochi mesi fa (febbraio di quest'anno) due treni regionali carichi di pendolari, su una tratta a binario unico, si sono scontrati in Baviera, poco lontano da Berlino, nella modernissima e avanzatissima Germania, lasciando sul terreno 10 morti e svariate decine di feriti.
Forse non vuole dire niente, o forse sì.
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Come sai, la madre dei cretini è sempre incinta e ciò spiega determinati commenti.
RispondiEliminaPossiamo ricordare che anche nella nostra regione è avvenuto un bruttissimo incidente nel 2005, su una tratta a binario unico: https://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_ferroviario_di_Crevalcore
I morti furono 17. Nord Italia.
Nel 2014, è deragliato un treno in Liguria a causa del maltempo, ma per fortuna non ci sono state vittime. E si potrebbe continuare.
Sì, la madre dei cretini è sempre incinta, e spesso i social rappresentano un ottimo ritrovo per molti di essi, purtroppo.
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