lunedì 21 luglio 2014

Viva l'Inghilterra

Ogni tanto quelli del Giornale ci offrono l'occasione di fare un paio di sane risate. Oggi tocca a tale Nicholas Farrell, che ci propina un pregevolissimo scritto dal titolo "Ecco perché in Gran Bretagna Travaglio andrebbe in galera" (in caso voleste unirvi a me nell'ilarità, il link è questo: http://tinyurl.com/oojobu6).
Cosa hanno fatto di tanto terribile Travaglio e soci (Farrell tira in ballo anche Lerner, Santoro e Mauro) che nella perfida Albione li avrebbe già tutti tradotti al gabbio? "...con la complicità della magistratura italiana [...] pubblicano sms e intere conversazioni telefoniche a tappeto." Quindi Farrell, per dimostrare quanto afferma, cita il caso di Andy Coulson, l'ex direttore del News of the World ora in galera.
Vicenda giornalistica a parte - ci torno - la prima domanda che a me è venuta in mente leggendo 'sta roba, è dove sarebbe a quest'ora Berlusconi, non Travaglio, se le sue nefandezze le avesse combinate là, ma questo interrogativo Farrell non se lo pone minimamente (figuratevi!). Chi conosce come stanno in realtà le cose, prende questo concentrato di cazzate e lo cestina come sta; purtroppo il lettore quadratico medio del Giornale non è così dotato di spirito critico, e quindi, come al solito, prende per buona qualsiasi balla gli venga somministrata.
Insomma, per farla breve, le vicende di Travaglio e di questo Coulson non sono minimamente paragonabili, perché tutti i giornali che da noi hanno pubblicato intercettazioni lo hanno fatto a termini di legge, ossia quando erano state già depositate agli atti, messe a disposizione delle parti, e quindi pubblicabili. Non ho memoria che Travaglio, Lerner o chi volete voi abbia mai pubblicato intercettazioni ancora coperte da segreto istruttorio. Il paragone con la stampa inglese non regge perché là lo scandalo che ha fatto chiudere il News of the world era stato causato dagli stessi giornalisti, i quali, di loro iniziativa, si erano messi allegramente ad intercettare a destra e a manca chi pareva loro (tra l'altro è un reato perseguibile penalmente anche qui da noi). Le intercettazioni pubblicate sui giornali italiane, invece, erano perfettamente legittime perché, oltre a non essere più coperte da segreto istruttorio, erano state disposte da un giudice. Punto. (In aggiunta, ci sarebbe da dire che questo Coulson è stato arrestato non perché intercettasse abusivamente, ma per falsa testimonianza in un processo connesso, ma lasciamo stare: se si mette troppa carne al fuoco il lettore quadratico medio del Giornale s'impalla.)
Per chiudere in bellezza, si potrebbe ricordare al Farrell un piccolo fatterello. Sapete qual è stato l'unico (che sappia io) giornale che in Italia ha pubblicato intercettazioni coperte da segreto istruttorio? Il Giornale. Già, proprio quello su cui scrive il buon Farrell. Si tratta della famosa intercettazione Fassino-Consorte (la celeberrima "abbiamo una banca?") relativa alla scalata Bnl da parte di Unipol. Quell'intercettazione era ancora coperta da segreto istruttorio e i due carissimi fratelli Paolo e Silvio Berlusconi per quella faccenda si beccarono rispettivamente un anno e due anni e tre mesi per rivelazione di segreto d'ufficio (poi prescritti, vabbe'...). Chissà in Inghiltera quanto gli avrebbero dato per aver fatto esattamente la stessa cosa di cui viene accusato falsamente Travaglio?

2 commenti:

Romina ha detto...

Sono letteralmente penosi. E sarebbe meglio davvero che non parlassero dell'Inghilterra, visto che lì nessuno mai si sarebbe sognato di votare uno come Berlusconi, che peraltro non avrebbe neppure potuto candidarsi.
Il "Financial Times" ha persino lodato la Cassazione italiana quando, l'anno scorso, ha condannato il messia di Arcore in via definitiva. E non si tratta certo di un pericoloso e sovversivo giornale comunista. Ma lasciamo perdere, è fiato sprecato.

Andrea Sacchini ha detto...

Lo so, ahimé!

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