domenica 7 gennaio 2007

E stai un pò zitto!

Un ragazzo down su un autobus di linea romano si accorge che un borseggiatore infila la mano nella borsetta di una signora. Cosa fa? Si mette a urlare. Il borseggiatore, vistosi scoperto, gli assesta un bel pugno sul volto insultandolo. L'unico sul pulman che prende le sue difese, in mezzo all'indifferenza generale, è un giornalista che si trova lì per caso, il quale chiede all'autista di fermarsi per poter chiamare i carabinieri.

L'autista dice che non può: sarebbe interruzione di pubblico servizio. Intanto i passeggeri sul pulman si lamentano perché il giornalista col suo gesto potrebbe aver messo a repentaglio la loro sicurezza.

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Aggiornamento 08/01/2007

Di questa storia parla oggi anche Beppe Grillo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,cosa vuoi pretendere dopo che abbiamo avuto per 5 anni un certo governo delle libertà?

E questo di sx che fà... L'indulto
così i delinquenti si sentono autorizzati a delinquere.
I ladri a rubare a tutti i livelli.

E il bello è che continuiamo a stare zitti a non protestare.

hai ragione CHE POPOLO DI MERDA.

Maurizio san leo

Ciao

Andrea Sacchini ha detto...

Concordo, ma ho deciso di correggere il finale, mi sembrava un pò troppo "forte".

Anonimo ha detto...

Commenti?
E che cosa vuoi commentare?
Vuoi forse dimostrare che la nostra e' uno stato delle banane?

E dove li metti i residenti di un palazzo di Cagliari che hanno preso a sassate due poliziotti "rei" di aver inseguito un tizio che non si era fermato ad un posto di blocco, e poi trovato sprovvisto di patente e minorenne?

Ciao

schrodcat ha detto...

Come commentare? Dove sono finiti ora tutti quei moralisti che misero in piazza come come imputato numero uno internet per quella faccenda di bullismo? E tutte quelle prediche su come si educano i giovani, come deve funzionare internet, quali responsabilità ha avuto Google, quali controlli mancano da parte dei genitori e nelle scuole?

Quando è un adulto a picchiare un ragazzo down che non fa altro che reagire ad una brutta situazione, come si vede, sono gli stessi adulti a girarsi dall'altra parte (quanti di quelle persone sull'autobus avranno parlato in precedenza da moralisti?). Prevedo che non ci saranno tutti i Porta a Porta del caso, perché se è un gruppo di ragazzi a picchiare una persona che non sa difendersi pare che sia la cosa più abominevole del mondo, se lo fa un adulto è piccola delinquenza comune, un dettaglio.

Il comportamento dell'autista è vergognoso. Non oso pensare a quante volte egli abbia "interrotto il pubblico servizio" per motivi molto più banali. Chissà se gli insegnano a fare lo stesso anche in caso di omissione di soccorso.

schrodcat ha detto...

Postilla: in effetti una cosa in particolare che mi fa più arrabbiare parecchio è proprio la giustificazione data dall'autista. Non si contano le volte che ad un capolinea ho visto autisti partire con cinque o dieci minuti di ritardo per andarsi a bere un caffè o farsi una chiacchiera con un collega, come se quella non fosse interruzione di pubblico servizio. Ma quando fa comodo per defilarsi da una responsabilità civile, che sarebbe un dovere più importante dell'interruzione di servizio dato che sarebbe stata evidentemente giustificata, allora va bene anche volersi far passare per lavoratori integerrimi. Quell'autista ci ha presi per idioti.

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