sabato 6 dicembre 2025

Solidarietà interessata

La solidarietà di Salvini al gioielliere condannato in appello a 14 anni per l'uccisione di due ladri e il ferimento di un terzo, racconta molto di Salvini e del suo modo di raccattare consenso. Questa solidarietà ha infatti il solo scopo di capitalizzare l'emotività generale provocata dalla vicenda. Null'altro. Probabilmente a Salvini non importa niente del gioielliere e della condanna che dovrà scontare, a lui importa fare leva sull'incapacità collettiva di distinguere tra legittima difesa e vendetta, incapacità che genera la convinzione che i giudici stanno dalla parte dei delinquenti invece che dalla parte delle persone per bene.

D'altra parte uno dei cavalli di battaglia della lega, e in generale di questo governo, e più in generale della destra, è che la difesa è sempre legittima. Ma il codice penale e l'impianto giuridico/culturale su cui si regge la convivenza sociale nel nostro paese vanno in tutt'altra direzione, stabilendo (semplifico) che il diritto alla difesa deve essere necessario, contestuale e proporzionato all'offesa ricevuta. Tra l'altro, come fanno notare giuristi come Guido Saraceni, "non torna che un Ministro della Repubblica esprima piena solidarietà ad un uomo appena condannato per duplice omicidio, mostrando così di disprezzare la vita di due esseri umani, la Magistratura e le leggi dello Stato che lo stesso Ministro dovrebbe rappresentare. Non torna che usi la parola “difeso”. Se un uomo esce dal suo esercizio commerciale, dopo una rapina, per dare la caccia ai rapinatori, non sta difendendo un bel niente. Si sta semplicemente vendicando. Si sta facendo giustizia da solo. Il che, per il nostro ordinamento giuridico, non è neanche lontanamente concepibile."

Salvini sa benissimo queste cose, state tranquilli. Ma se le avesse espresse in questi termini non sarebbe mai arrivato dov'è adesso.

2 commenti:

  1. Sta facendo una giustizia velocissima,... ma è giustizia? un uomo deve morire per una rapina? e se l'uomo morto non era il rapinatore? non c'è giustizia, è uno sfogo drammatico da arrabbiatura.

    Non si può permettere.
    podi-.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La giustizia fai da te non è permessa in Italia. Ma ho la sensazione che se si facesse un sondaggio, la stragrande maggioranza degli italiani sarebbe favorevole al poter farsi giustizia da sé senza andare incontro ad alcuna conseguenza.

      Elimina

Solidarietà interessata

La solidarietà di Salvini al gioielliere condannato in appello a 14 anni per l'uccisione di due ladri e il ferimento di un terzo, racco...