martedì 23 dicembre 2025

Marina


Questo romanzo andrebbe letto anche solo per il modo in cui l'autore descrive Barcellona: misteriosa, magica, malinconica, a tratti inquietante.

È un romanzo che mescola mistero, gotico, formazione, ma soprattutto è una storia sulla memoria, sulla perdita. Zafón scrive con una linguaggio evocativo, a tratti malinconico, spesso rievocando atmosfere vagamente kinghiane. Non è un libro d'azione: punta sulle atmosfere, sui silenzi, su ciò che resta quando una storia finisce.

Splendido.

7 commenti:

  1. Anni fa avevo letto alcuni libri di Zafòn, molto amandoli per un po' ma finendo poi per abbandonarli, in un certo senso infastidita se ricordo bene per gli stessi motivi che in prima battuta me li avevano fatti amare.
    (chi mi capisce è bravo... io stessa ho qualche difficoltà :-))

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    1. Beh, considerando che questo è il secondo, suo, che leggo, è probabile che andando avanti mi capiti la stessa cosa.
      Ti farò sapere :-)

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  2. è uno dei libri di Zafon che devo leggere.

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  3. Grazie per la segnalazione. Mi piaccioni i libri in cui la città non è solo uno sfondo ma ha la consistenza di un vero e proprio personaggio.

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    1. Grazie a te. A me è piaciuto molto, anche se ho apprezzato di più L'ombra del vento. Quando l'avrai letto, se vorrai tornare qui a raccontare le tue impressioni mi farà piacere.

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  4. Lo avevo letto tempo fa, insieme ad altri di questo autore che considero davvero molto bravo.

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Marina

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