Fa sempre un po' tenerezza il modo propagandistico e parziale in cui nel nostro paese vengono raccontate le cose, anche se ormai dovremmo esserci abituati. Ulteriore testimonianza di questo andazzo è il modo in cui giornali e media in genere hanno raccontato le due piazze di questo ultimo periodo, quella pro-Europa di Michele Serra e quella pentastellata di sabato scorso contro il riarmo. La prima ha avuto coperture urbi et orbi da parte di tutti i media, i quali hanno dato largo spazio agli interventi di ogni partecipante, compresa quello molto infelice di Vecchioni, il tutto condito da un profluvio di immagini scattate dall'alto a testimonianza dell'enorme partecipazione.
La seconda, pur avendo avuto eguale se non maggiore successo, è stata raccontata parlando solo della influencer napoletana e evitando accuratamente di postare foto dall'alto per evitare il colpo d'occhio. Lo scopo era chiarissimo: dare l'idea che la partecipazione era bassa e che il livello della manifestazione era tarato sulla famosa influencer. Il livello della manifestazione è stato invece molto più elevato, dal momento che tra gli intervenuti c'erano personalità del mondo della cultura e della società civile del livello di Alessandro Barbero, Tomaso Montanari, Marco Travaglio, l'economista Jeffrey Sachs, Mario Tozzi, Barbara Spinelli (figlia di Altiero Spinelli, uno degli estensori del Manifesto di Ventotene), e poi Alex Zanotelli, Massimo Wertmuller e altri.
Tutto questo è stato beatamente ignorato. Per i media la manifestazione è stata all'insegna della tiktoker napoletana. Prendiamo atto, così come prendiamo atto, o almeno dovremmo, che quando stigmatizziamo l'informazione di regime russa o di qualsiasi altra autocrazia, per certi aspetti dovremmo cominciare a guardare alcune analogie con la nostra.
A proposito di Russia una mia follower mi ha detto che la Russia non ha mai attaccato un altro paese.Non ha capito che nel suo paese le cose che si scrivono e si dicono non sono veritiere.Il popolo russo ha subito il lavaggio del cervello.Olga
RispondiEliminaIn parte sì, sicuramente. D'altra parte ogni autocrazia ha la sua propaganda e spesso non è difficile che questa faccia presa su parti più o meno ampie della popolazione.
Eliminainvece, a proposito di Gaza, un tizio sul mio spazio su Quora ha detto che sono morti non più di 5000 civili a Gaza e nei territori occupati ma non dal fatidico ottobre ma - addirittura - da quando è stato proclamato lo Stato di Israele!!
EliminaCredo si possa inserire nella schiera di quelli che credono che la Terra è piatta.
Eliminalo credo anche io
EliminaTrovo quanto mai disgustosa e preoccupante la misura in cui le lenti variabili adottate dai media deformano i puri e semplici fatti, mistificazione da cui esplicitamente o implicitamente si fanno discendere le (fallaci) conclusioni: e stiamo parlando della stampa cosiddetta mainstream!
RispondiEliminaCerto. In un contesto in cui l'informazione non fosse corrotta, i media avrebbero raccontato le due piazze in maniera onesta, senza ingigantire ridicolmente la prima e sminuire altrettanto ridicolmente la seconda. Il tutto dando lo stesso spazio agli interventi dei relatori della prima e della seconda. Poi, eventualmente, sarebbero stati più che leciti eventuali commenti personali riguardo alle due piazze.
EliminaTra l'altro non si capisce questo appiattimento dei media mainstream sulle posizioni belliciste. Fin da quando la Russia invase l'Ucraina i sondaggi evidenziavano una certa freddezza generale sull'invio di armi agli ucraini, oggi chi rifiuta il riarmo e le spese militari occupa percentuali quasi bulgare rispetto ai bellicisti. Eppure i media continuano ad avallare questa propaganda.
Sì, anch'io non me lo spiego.
EliminaBeh se l'informazione europea (non solo quella nostrana) fosse imparziale allora la guerrafondaia von der Leyen sarebbe dovuta scappare negli USA invece di essere rieletta.
EliminaI media sono strumentali al potere nel tentativo di manipolare la pubblica opinione in maniera che l'invio di armi adesso (chissà cosa hanno però in mente a Bruxelles) sia tollerato.
Aggiungo che i media sono poi tutti schierati da una parte, quella bellicista, perché ormai sinistra e destra si equivalgono. L'opposizione è solo apparente e, di conseguenza, sfortunatamente anche la democrazia.
PS: Jeffry Sachs è una delle "mie" fonti che seguo settimanalmente!
Secondo me il fatto che sinistra e destra siano equivalenti per quanto riguarda la politica estera - in effetti sulla questione delle armi all'Ucraina PD e FdI hanno spesso votato allo stesso modo - non giustifica più di tanto questo appiattimento. Gran parte delle italiche genti è contraria a riarmarsi e a buttare soldi in armi. Mi rifiuto di credere che i giornali li comprino solo i guerrafondai. Poi magari sbaglio, eh.
EliminaA proposito di "Gran parte delle italiche genti è contraria a riarmarsi e a buttare soldi in armi", che con tutta evidenza vale pari pari anche per le genti non italiche, Zagrebelsky giustamente richiama l'esistenza di due punti di vista:
Eliminahttps://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/07/riarmo-zagrebelsky-m5s-conte-europpa-armi/7943334/
Splendido Zagrebelsky, come sempre.
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