domenica 27 agosto 2023

Fukushima e noi

La vicenda dello sversamento in mare delle acque della centrale di Fukushima è emblematica di un atteggiamento tipico della nostra epoca: l'irrazionalità che prevale sulla razionalità. Un atteggiamento magari non imperante ma sicuramente molto diffuso.

Parte della responsabilità sta nella cavalcata allarmistica in chiave acchiappa-clic (più clic = più visualizzazioni, più visualizzazioni = più money) della notizia da parte di molti media. A questo si aggiunge una certa refrattarietà generale ad andare oltre i titoloni e approfondire.

Nel caso specifico bastava davvero poco per trovare con un paio di clic come stanno effettivamente le cose: il rilascio controllato dell'acqua "ripulita" dalla sua radioattività è assolutamente sicuro e non esiste alcun rischio né per l'ambiente marino né per l'uomo. Non esiste attualmente nessuno scienziato e nessun organismo di controllo che abbiano esaminato la questione che avanzino dubbi di qualche tipo in questo senso.

Eppure non c'è niente da fare, l'irrazionalità della paura riesce sempre ad avere la meglio.

15 commenti:

  1. Sai, qualche dubbio rimane, visto che si parla di un sito che i razionali ci dicevano che eravamo irrazionali ad avere timori di incidenti... E abbiamo visto. Per cui io sarò senz'altro irrazionale, ma i miei dubbi me li tengo

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  2. Comprensibile. Ma i dubbi hanno una loro ragione di esistere finché non cozzano contro le misurazioni e i dati empirici. E se questi dicono che il livello di radioattività dell'acqua è perfettamente nella norma (anzi, abbondantemente inferiori ai minimi previsti dalla legge e paragonabili alla radioattività nativa normalmente presente nei mari), i miei dubbi spariscono.

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  3. I dubbi restano e parecchi, vista la mala gestione dell'impianto.
    Poi che Cina, Russia e Corea del Sud abbiano espresso la contrarietà vorrà dir qualcosa?

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  4. La contrarietà della Cina è di tipo politico, non fattuale. Siccome la Cina è il maggior inquinatore del pianeta e i rapporti coi cugini giapponesi non sono idilliaci, gioca la carta del discredito dell'operazione con lo scopo di dire al mondo: vedete, non siamo solo noi a inquinare ma è anche il Giappone.

    Comunque, in rete si trovano facilmente tutte le informazioni e i dati sul livello di radioattività dell'acqua trattata. Ognuno li può cercare e consultare liberamente. A titolo informativo lascio i link a tre contributi che spiegano molto chiaramente come stanno le cose: questo, questo e questo. In più, c'è l'articolo che ho linkato nel post.

    Ma, come dicevo, ognuno può cercare e verificare i dati da sé. Immagino che Google lo sappiamo usare più o meno tutti :-)

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  5. Gli scienzati da youtube neanche li prenderei in considerazione, meglio il link terzo che hai postato e nel testo c'è:
    "Altri scienziati sono meno certi che il rilascio di acqua ancora contaminata da trizio possa essere definito sicuro...."
    Quindi è solo una questione di numerelli : si alza o si abbs
    sa il livello... ti scrivi della Cina a livello politico si certo ci sta, ma la Corea del Sud? Certo non sta dalla parte della Cina politicamente. Comunque a me i forti dubbi su questa operazione restano eccome, grazie della tua risposta.

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  6. Ah, si certo che lo conosco google, tant'è vero che spesso uso un motore di ricerca meno invasivo per la maggior parte delle mie
    ricerche.

    ;-)

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  7. Gli scienziati da YouTube sono entrambi dei fisici, cioè persone laureate in fisica che spiegano utilizzando i video le dinamiche della radioattività, e nelle descrizioni dei video entrambi postano i link ai dati ufficiali relativi al livello di radioattività dell'acqua.

    Oggi sono tantissimi gli scienziati e i divulgatori che usano internet per divulgare la scienza, e giudicarli dal mezzo che usano invece che dai loro curriculum e competenze lo trovo abbastanza puerile.

    Comunque io non devo convincere nessuno né fugare i dubbi di nessuno, mi limito solo ad esporre dati e numeri, poi ognuno è libero di utilizzarli come vuole.

    Grazie a te Enri.

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  8. Puerile?!? Si, puoi darmi questo aggettivo, ammetto forse il mio pregiudizio, ma l'uso di youtube mi mette forti dubbi, poi se giochiamo perché puerile? Solo perchè metto in dubbio 2 fisici e nell'altro articolo emerge quello che ho trascritto nel commento sopra. Comunque, come dico sempre: pace, tu la penso così, mentre io così cosi... no problema.
    Ciao!

    P. S. Se c'è qualche errore di scrittura, è perché scrivere dal telefonino sul form commenti è un pochetto complicato.

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  9. Quello che ho voluto dire, Enri, è che YouTube è una piattaforma, come ce ne sono tante, utilizzata anche da scienziati per veicolare contenuti scientifici, e non è che uno scienziato è meno autorevole perché usa questo mezzo.

    Su YouTube, solo per fare un esempio, ci sono sia Red Ronnie che sproloquia di vaccini perché non ne sa niente, sia Telmo Pievani, che è biologo evoluzionista tra i più autorevoli al mondo, e non è che quest'ultimo perde di prestigio perché i suoi contenuti vengono pubblicati su YouTube, rimane comunque uno dei maggiori scienziati al mondo.

    Più in generale, non è il mezzo che qualifica chi lo usa, ma semmai il contrario. Tutto qua.

    Ciao Enri.

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  10. È una "notizia" annunciata da anni, c'era tutto il tempo per intervenire e risolvere diversamente... Siamo tutti complici.

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  11. Beh, non è che un terremoto prima di arrivare si annuncia. Magari fosse così...

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  12. Giappone zona ad alta sismicità, se fai il politico e hai studiato a scuola, sai che non ci puoi costruire una centrale nucleare!
    Mi riferivo comunque all'avviso che avrebbero sversato nel Pacifico l'acqua radioattiva già nel 2019! E siamo stati tutti a guardare e al più farci la guerra tra pro vax e no vax.

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  13. Io non credo abbiano costruito la centrale con leggerezza e superficialità, in virtù appunto del fatto che il Giappone è il paese più sismico al mondo e che possiede le tecnologie antisismiche più avanzate del pianeta. Prova ne è che, nonostante quello del 2011 sia stato il terremoto più forte mai registrato da quando esistono gli strumenti di rilevazione, la centrale abbia retto. I problemi ai reattori non sono infatti stati causati dal terremoto, ma dal successivo tsunami che ha investito la costa. Si poteva prevedere che un giorno sarebbe arrivato uno tsunami in grado di creare un'onda simile? Forse sì, forse no. Evidentemente loro non l'avevano previsto.

    Per quanto riguarda gli sversamenti, erano già previsti dal 2019 non per chissà quali criminali motivi ma semplicemente perché già all'epoca i livelli di radioattività erano scesi sotto le soglie di legge previste per poterlo fare. Si è deciso di aspettare ancora solo per maggiore misura di precauzione e sicurezza. Oggi il livello di radioattività dell'acqua di Fukushima è addirittura più basso di quello del Potassio 40 normalmente presente in tutti i mari e gli oceani e si deciso di cominciare a sversare l'acqua in mare. Sversamento che avverrà in maniera graduale nell'arco dei prossimi 30 anni e sotto la supervisione degli organismi internazionali deputati al controllo.

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  14. Se decidi di costruire centrali nucleari devi prevedere ogni eventualità naturale, consultando gli annali meteorologici per stimare il tempo di ritorno di eventi catastrofici e ponderare se è il caso di procedere o pensare a soluzioni diverse dal nucleare.
    Se poi non hai più come stoccare scorie, le centrali le chiudi!
    E non sopporto chi produce scorie e poi intende disfarsene al di fuori del proprio territorio, come tentarono di fare in Basilicata con le scorie radioattive di tutta Italia.

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  15. >Se decidi di costruire centrali nucleari devi prevedere ogni eventualità naturale

    Certo, ma non è possibile tecnicamente prevedere gli effetti di ogni catastrofe che può verificarsi. In linea generale, quando si costruiscono grandi infrastrutture (centrali, grattacieli, ponti ecc.) ci si attiene a norme di sicurezza specifiche e si prendono in considerazione tutti gli eventi che possono succedere in rapporto a molti fattori, tra cui la sismicità della zona in cui vengono costruite le suddette infrastrutture. Quando si sente ad esempio che il tale grattacielo o il tale ponte è progettato per resistere a terremoti di tot intensità, significa che si è presa in esame la serie di eventi sismici successi in quella determinata zona e su quella ci si è basati per costruire il grattacielo. Uno può dire: ma se arriva un terremoto più forte di tutti quelli accaduti storicamente? È possibile, ma si arriva a un certo punto in cui si fa l'analisi del rapporto costi/benefici e si valuta quanto costerebbe costruire un edificio adatto a sopportare un terremoto che potrebbe non verificarsi mai. E da lì si valuta se è il caso o meno di sobbarcarsi tale spesa.

    Nel caso di Fukushima, non è stato il terremoto il problema. Quando è arrivata la scossa di terremoto, che in Giappone è stato il più forte da quando esistono gli strumenti di rilevazione, sono immediatamente entrate in funzione tutte le procedure di emergenza previste in questi casi (spegnimento dei reattori, messa in sicurezza degli impianti ecc.) e tutte queste procedure hanno funzionato. Se non fosse arrivato il successivo tsunami non sarebbe successo niente. Il problema si è verificato quando l'onda dello tsunami ha scavalcato i muri di protezione (perché era stato messo in previsione anche l'arrivo di uno tsunami), alti dieci metri, e l'acqua ha allagato la centrale. Uno potrebbe chiedersi perché non siano stati costruiti più alti di dieci metri. Per il discorso che facevo all'inizio del commento. Questo è stato l'errore fatale che ha permesso il verificarsi del disastro: non immaginare che un giorno sarebbe potuto arrivare un'onda di tsunami più alta di tutte quelle registrate fino a quel momento.

    >Se poi non hai più come stoccare scorie, le centrali le chiudi

    Certo, ma tecnicamente nel caso di Fukushima non si tratta di scorie, che vengono trattate separatamente utilizzando i normali protocolli di smaltimento delle scorie radioattive delle centrali nucleari. Si tratta di acqua di mare che è stata utilizzata fino ad oggi per raffreddare i reattori danneggiati della centrale. Acqua che mano a mano che veniva usata è stata poi stoccata in appositi recipienti costruiti per questo scopo. Nel momento in cui questa acqua, dopo essere stata filtrata e trattata, ha raggiunto nel corso degli anni i livelli di radioattività previsti dalle leggi e dagli organismi internazionali per non essere più considerata né contaminata né pericolosa per gli umani e per l'ambiente marino, si è deciso di rilasciarla gradualmente in mare. Punto.

    Guarda, io non sono un fanatico del nucleare e non ho scritto il post per perorare la causa del nucleare, che tra l'altro da sempre guardo con molto sospetto, l'ho scritto perché mi dà fastidio l'incultura scientifica che esiste nel nostro paese, e soprattutto mi dà fastidio chi pontifica e fa titoloni allarmistici solo per acchiappare due clic in più o aumentare di due punti lo share di un telegiornale facendo leva sull'emotività e la paura della gente. Poi uno può essere pro nucleare o contro il naturale, a me non interessa, a me interessa che si parli delle cose con un minimo di cognizione di causa.

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