giovedì 21 maggio 2020

il MES spiegato ai semplici

Dice Salvini, noto luminare in economia, che "la soluzione non è il MES ma i Buoni del tesoro italiani comprati dagli italiani." Ok, facciamo due conti. Il MES sono 35 miliardi di euro (2% del PIL), elargiti dall'Europa, che lo Stato dovrà restituire in dieci anni a un tasso dello 0,1%. Ci siamo? Bene. I BTP di cui parla Salvini hanno invece un ammontare di 20 miliardi a un tasso dell'1,4% in cinque anni. Se la matematica ha ancora un senso, allo Stato italiano conviene rimborsare i soldi del MES o i BTP? Si fanno due conti e ci si arriva. Con un po' di impegno ce la potrebbero fare pure Salvini e la Meloni. Ma poi, scusate, trovatemi voi chi mi faccia un prestito allo 0,1% di interesse. Ma no, non va bene, perché poi se accettiamo i soldi del MES arriva la troika e sono cazzi. Bene, se non siete tra i creduloni che abboccano a ogni stupidaggine che dice il felpato, sappiate che non arriva nessuna troika, e non perché lo dico io, ma perché è nero su bianco negli accordi che hanno definito i dettagli del MES, e si possono leggere qui. L'unico obbligo che avremmo se accettassimo quei fondi sarebbe quello di spendere quei soldi nella sanità, e nello specifico per le spese dirette e indirette al contrasto del coronavirus. Non ci sono altri obblighi né, tanto meno, si prefigura all'orizzonte lo spettro delle fauci della troika, che il duetto Salvini-Meloni dipinge come il babau con cui i fratelli maggiori ci terrorizzavano quando eravamo piccoli.

Oltre al MES, si parla molto in questi giorni del cosiddetto "bazooka" messo in campo con l'accordo di Francia e Germania, accordo attraverso il quale vengono stanziati 500 miliardi a fondo perduto, generati con l'emissione di bond europei, per aiutare i paesi dell'eurozona più colpiti dall'emergenza pandemia (dettagli qui). All'Italia, secondo gli accordi, spetterebbero circa 100 miliardi. Va bene? No, non va bene neppure questo. Il perché lo spiega l'altra luminare in economia che si affianca a Salvini, la signora Meloni, e lo fa con un tweet che riporto pari pari perché è un capolavoro: "Surreale si stia discutendo di ciò che hanno deciso Germania e Francia col trattato di Aquisgrana che nulla ha a che fare con l’Europa, ma è accordo per una sorta di “super-Stato” dentro l’UE che si muove non per beneficienza ma per interesse dei due Paesi." Chiaro, il senso, no? Per me no. 

L'unica cosa chiara, in tutta questa faccenda, è che l'Europa sta dando la possibilità agli Stati più in difficoltà di ricevere aiuti economici praticamente a fondo perduto e i sovranisti storcono il naso, accampando pretesti puramente ideologici e privi di qualsiasi fondamento reale. Perché lo fanno? Io ho una mia idea. Credo lo facciano perché un'Europa troppo benevola nei nostri confronti potrebbe cancellare quell'aura di "nemico" che in tutti questi anni i sovranisti hanno cercato di creare; spesso, per onestà intellettuale va detto, con ottime ragioni. Un'Europa troppo benevola è un nemico in meno da poter utilizzare per tornaconto politico. Già l'immigrazione non è più politicamente spendibile come una volta, in tempi di coronavirus; se togliamo anche l'Europa, la lista dei nemici da dare in pasto ai seguaci si assottiglia pericolosamente; poi bisogna trovarne altri. A proposito di nemici, una volta il grande Umberto Eco disse: "Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria", aforisma inserito nelle note di un suo saggio, di cui consiglio caldamente la lettura, intitolato appunto Costruire il nemico e altri scritti occasionali

I sovranisti di oggi, pur con le dovute differenze, ricordano un po' quelli appartenenti ai partiti del cosiddetto Fronte popolare, che nell'immediato dopoguerra, in un'Italia ridotta in macerie, si opponevano strenuamente agli aiuti americani per la ricostruzione inseriti nel cosiddetto Piano Marshall, e lo facevano per ragioni esclusivamente ideologiche totalmente prive di ancoraggi alla realtà. Gli oppositori di questi ebbero buon gioco a bollarli come anti-italiani, in quanto le loro posizioni erano platealmente in contrasto con le immediate ed evidenti esigenze del paese. C'è da sperare che la cosa si ripeta e che ci si renda conto, una volta per tutte, che a chi strilla ogni giorno "prima gli italiani", in realtà di questi ultimi non importa nulla.

4 commenti:

Francesco ha detto...

Bel post chiaro ed esauriente. L'unica cosa che non mi torna è la percentuale di interesse del Mes, a me risulta dello 0,4% , ma comunque per lo stato sempre più convenienti rispetto ai bot.

Andrea Sacchini ha detto...

Sicuramente.

leggerevolare ha detto...

Bè potevi farti pubblicare su un quotidiano, più chiaro di così

Andrea Sacchini ha detto...

No, grazie, sono timido.

La querela

Luciano Canfora querelato da Giorgia Meloni. Un gigante del pensiero e un intellettuale dalla cultura sconfinata, conosciuto in ...